ROMA - L'accordo sugli emendamenti alla legge elettorale non è chiuso, ma la trattativa tra Pd e Fi è aperta su 3 punti: innalzamento della soglia per il premio di maggioranza dal 35 al 38%, primarie facoltative previste dalla legge e delega al governo per disegnare i collegi: è quanto emerge al termine della riunione di ieri notte dei deputati Pd con Matteo Renzi che ha avuto il mandato per continuare a trattare.
Per andare avanti nella trattativa con Forza Italia, Matteo Renzi ha chiesto ai membri della commissione Pd il ritiro tecnico degli emendamenti tranne sui tre punti su cui FI ha aperto. La minoranza ha accettato "perché - spiega il bersaniano Alfredo D'Attore - così si può andare avanti per migliorare la legge".
Non c'è nessun accordo sull'innalzamento della soglia della legge elettorale dal 35 al 38%. “FI smentisce nella maniera più assoluta che ci sia un accordo sul 38%. I patti sulle soglie di sbarramento al 5,8 e 12% e sulla soglia del premio al 35% vanno rispettati e speriamo li rispetti anche il Pd". Così il capogruppo di FI Renato Brunetta.
Potrebbero tornare a vedersi oggi Matteo Renzi e Silvio Berlusconi. E' quanto si apprende da fonti Pd e Fi secondo le quali l'incontro servirebbe a concordare alcune modifiche alla legge elettorale, come la soglia al 38% e le primarie facoltative, ma regolate dalla legge.
Matteo Renzi ha incontrato Denis Verdini e Angelino Alfano per definire alcune possibili modifiche all'accordo elettorale.
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