NEW YORK - Ancora allarme disoccupazione per l'Europa. A lanciarlo è il d.g. del Fondo Monetario Internazionale, Christine Lagarde, che denuncia quasi 20 milioni di disoccupati nel Vecchio Continente. ''Fino a che gli effetti sul lavoro non saranno invertiti, non possiamo dire che la crisi è finita. Quando la disoccupazione è alta - prosegue - la crescita e' lenta perché' la gente consuma meno e le aziende investono e assumono meno'' afferma Lagarde, sottolineando che la strada più efficace per rafforzare l'occupazione è la crescita. Secondo alcune stime, un punto percentuale di crescita in più nelle economie avanzate ridurrebbe la disoccupazione di meta' di un punto percentuale, ovvero fa tornare al lavoro 4 milioni di persone''. In Europa per rilanciare la crescita è necessario che famiglie, aziende e governi riducano gli elevati livelli di debito. ''Il debito pubblico deve calare. In un contesto di bassa crescita, il trucco e' muoversi gradualmente fino a che il mercato lo consente con politiche ancorate all'impegno di un risanamento fiscale sostenuto a un ritmo ragionevole nel medio termine. Il risanamento, inoltre, dovrebbe essere visto come un'occasione per rendere il budget più orientato alla crescita''. "Mi preoccupa - dice ancora Lagarde - che quasi un quarto dei giovani europei under-25 non riesce a trovare un lavoro. In Italia e Portogallo più di un terzo dei giovani sotto i 25 anni è disoccupato. E in Spagna e Grecia sono più della metà".
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