BRUXELLES - "Vogliamo che la vicenda dei marò termini presto, il prima possibile". Lo ha detto il premier Enrico Letta a Bruxelles sottolineando che la "solidarieta' dei partner Ue è importantissima per soluzione che pensiamo possa arrivare e speriamo arrivi nei tempi piu breve possibile".
"La Ue è contraria alla pena di morte in qualunque situazione" ed è convinta che "qualunque decisione" dell'India sui marò "avrà un impatto su tutta la Ue": lo ha detto il presidente della Commissione Ue José Barroso al termine dell'incontro con Letta.
Di fronte all' "inaffidabilità del regime indiano sul dossier dei marò "è necessario che l'Italia sia unita. Lasciamo per dopo la ricostruzione su cosa è successo, su chi ha sbagliato". Nel giorno in cui termina la missione dei parlamentari italiani in India, il ministro degli Esteri Emma Bonino è tornata a sottolineare la "disperazione" del governo italiano per una vicenda che non trova - dall'altra parte - risposte affidabili. Una disperazione che ha portato l'Italia alla decisione di provare a battere una pista russa: la settimana prossima, forse martedì, il presidente della Commissione Difesa del Senato Nicola Latorre incontrerà il nuovo ambasciatore di Mosca a Roma, uomo molto vicino a Putin, per chiedergli di intercedere con le autorità indiane sulla questione.
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