sabato 21 gennaio 2012

Siciclia: qualche sporadico camion ha rifornito i distributori. Ma restano, caos, tensione, rabbia e pompe quasi tutte vuote, mentre la protesta continua

CATANIA - Si sono allentate, la notte scorsa, le maglie dei blocchi dei Tir che da lunedi' scorso paralizzano la Sicilia. Alcune autobotti sono uscite dalla raffineria di Priolo e hanno rifornito 3-4 stazioni di servizio in provincia di Siracusa. Ma l'intervento, parziale -e' stato spiegato- serve serve solo a dare un segnale ai gravi disagi dei cittadini. Intanto lunghe file dall'alba nelle aree di servizio di Catania, ma per i gestori l'attesa rischia di essere delusa dati gli scarsi rifornimenti.

Resse e tensioni ai distributori sono avvenute soprattutto a Palermo dove per molti e' stata un notte all'addiaccio, a caccia di alcuni litri di carburante.
Anche stamane lunghe file di auto si sono fermate in prossimita' degli impianti di distribuzione. Stesse scene nelle altre città siciliane.
A mezzanotte sono scaduti i cinque giorni di blocchi proclamati dagli autotrasportatori dell'Aias. Ma la protesta non e' finita. Forza d'urto va avanti. Ancora stamane, informano fonti della polizia stradale, blocchi restano a caselli di San Gregorio, con forti disagi in direzione di Messina e Catania. Cosi' anche nella Valle dei Templi, ad Agrigento, dove la situazione da giorni e' piu' grave che altrove sul fronte del carburante.
Capofila stavolta e' il Movimento dei forconi che proseguirà con presidi a macchia di leopardo e, nelle intenzioni meno rigidi, consentendo il passaggio delle autocisterne con il carburante e dei tir con i generi di prima necessita', chiudendo e aprendo i blocchi a intermittenza. Ma cio' non avviene, almeno in queste ore, con la rapidita' sperata soprattutto dopo la mediazione raggiunta ieri in alcune prefetture dell'Isola. Le autocisterne fanno la spola con i distributori, ma perche' si torni alla normalita' ci vorra' tempo.
I manifestanti andranno avanti in questo modo per altri cinque giorni, sette a Palermo. Con un occhio la vertice di mercoledi', quando il governatore Raffaele Lombardo incontrera' Mario Monti che ieri in una trasmissione aveva parlato di "fenomeni gravi e inquietanti". Nella bozza del decreto infrastrutture all'esame del Consiglio dei ministri sono state previste misure a sostegno dell'autotrasporto. La norma prevede un anticipo del recupero delle accise per gli autotrasportatori. Salta inoltre il tetto dei 250mila euro per le compensazioni dei crediti d'imposta.

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