MILANO - Ruby dovrà pagare una multa di 500 euro alla Cassa delle ammende per la sua "assenza ingiustificata". Lo ha deciso il giudice di Milano, Giulia Turri, dopo aver preso atto dall'avvocato che la giovane marocchina è pronta a testimoniare appena rientrerà dalla sua vacanza in Messico il 12 gennaio.
Il giudice ha inoltre stabilito che Ruby verrà ascoltata il prossimo 14 gennaio nel processo che vede imputato l'ex premier Silvio Berlusconi.
Una testimonianza che chiuderà probabilmente la lunga lista di teste prima di dare spazio a requisitoria e arringhe. Il calendario, deciso oggi in aula, prevede le date del 21 e 28 gennaio e del 4 febbraio. Proprio a febbraio, salvo sorprese, arriverà la sentenza.
"Mi sembra evidente che Ruby non ha intenzione di farsi sentire" e che quella della difesa "sia solo un'attività dilatoria". Ilda Boccassini è tornata a scagliarsi contro la difesa di Berlusconi. E in aula, davanti ai giudici di Milano della quarta penale, ricostruisce una sorta di crono-storia delle tappe che hanno portato ad oggi ricordando come, dal 5 ottobre scorso, i legali hanno sottolineato di non voler rinunciare alla teste Ruby e come "nell'udienza del 19 novembre l'avvocato Ghedini ha annunciato che Ruby avrebbe testimoniato il 10 o il 17 dicembre". Date riportate dalla stampa e che Ruby "ha letto poiché ancora in Italia".
Quello di Ruby, per l'accusa sembra un viaggio "improvvisato" di cui "la giovane non informa i genitori, sebbene si sarebbe allontanata dal territorio italiano per circa un mese".
Per questo, secondo la Boccassini "è evidente che Ruby non ha intenzione di farsi sentire", mentre la difesa che "avrebbe avuto e ha tante possibilità per ascoltarla" non si è mossa con una "precisa strategia processuale", se non quella di "un'attività dilatoria: abbiamo perso già tante udienze".
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