Mario Monti e Roberto Calderoli |
Dice Calderoli "Come si dice in questi casi, la toppa è peggio del buco. La nota scritta diramata da Mario Monti rispetto alla mia interrogazione scritta su quanto avvenuto a Palazzo Chigi a fine anno conferma pienamente che c'è stata una festa privata, testimoniata dall'ampia partecipazione dei suoi parenti e congiunti e, indipendentemente dal lavoro che sarebbe stato svolto dalla signora Monti in cucina e nel servizio ai tavoli, ma verificheremo che non ci fossero davvero dei cuochi o dei camerieri, chiediamo al presidente Monti se sia al corrente di quanto costa tenere aperto Palazzo Chigi, con tutto il personale conseguente, incluso quello relativo alla sicurezza. Mi spiace, ma la toppa è peggio del buco". E' quanto afferma il coordinatore delle Segreterie nazionali della Lega Nord, Roberto Calderoli.
"E confermo - aggiunge Calderoli - un comportamento rispetto al quale un Paese in difficoltà non può che aspettarsi le sue dimissioni e le sue scuse ai cittadini. In quanto alle accuse di alcuni esponenti del Pd che mi accusano di essere moralista, chiedendomi cosa penavo delle feste di Berlusconi rispondo che io non sono un moralista e che Berlusconi le sue feste le faceva a Palazzo Grazioli o ad Arcore, ovvero nelle sue residenze private, e che le sue feste le è sempre pagate di persona e quindi devo ritenere che Berlusconi dia 'lezioni di morale' anche al presidente Monti".
La lista della spesa La nota della presidenza è dettagliatissima: "Hanno partecipato - si legge - Mario Monti e la moglie, a titolo di residenti pro tempore nell'appartamento, nonchè, quali invitati, la figlia e il figlio, con i rispettivi coniugi, una sorella della signora Monti con il coniuge, quattro bambini, nipoti dei coniugi Monti, di età compresa tra un anno e mezzo e i sei anni". "Tutti gli invitati alla cena risiedevano all'Hotel Nazionale - prosegue la nota di Palazzo Chigi - ovviamente a loro spese". E i costi della cena? "Gli acquisti sono stati effettuati dalla signora Monti a proprie spese presso alcuni negozi siti in Piazza Santa Emerenziana (tortellini e dolce) e in via Cola di Rienzo (cotechino e lenticchie)".
E per fugare ogni dubbio c'è anche un piccolo affresco di vita familiare del premier: "La cena è stata preparata e servita in tavola dalla signora Monti". Infine una precisazione non senza malizia: "Il presidente Monti - si legge - non si sente tuttavia di escludere che, in relazione al numero relativamente elevato degli invitati (10 ospiti), possano esservi stati per l'Amministrazione di Palazzo Chigi oneri lievemente superiori a quelli abituali per quanto riguarda il consumo di energia elettrica, gas e acqua corrente". La nota sottolinea che "il presidente Monti evita accuratamente di utilizzare mezzi dello Stato se non per ragioni strettamente legate all'esercizio delle sue funzioni. Pertanto, il Presidente per raggiungere il proprio domicilio a Milano - conclude - utilizza il treno".
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