La direttrice del Fondo monetario Christine Lagarde |
NEW YORK Economia italiana in recessione nel 2012 e 2013. Sono le ultime stime del Fmi, secondo cui il Pil subirà un calo del 2,2% quest'anno e dello 0,6% il prossimo. Si tratta di un taglio di 2,5 punti percentuali per il 2012 e di 1,1 punti per il 2013 rispetto alle previsioni di settembre scorso.
Le preoccupazioni del Fondo monetario internazionale sono però globali. "La ripresa mondiale è in stallo" ed è "minacciata dalle crescenti tensioni nell'area euro e da fragilità altrove", si legge nella bozza del World Economic Outlook. Per il Fmi il Pil mondiale salirà del 3,3% nel 2012 (-0,7 punti sulle precedenti stime) e del 4% nel 2013 (-0,5).
Secondo il Fmi i rischi al ribasso per le prospettive dell'economia "si sono intensificati" e hanno registrato "una brusca escalation nel quarto trimestre del 2011, quando l'area euro è entrata in una nuova pericolosa fase". A giudizio del Fmi dunque "le previsioni per il breve periodo sono notevolmente peggiorate". Nello specifico il Fondo spiega che "le preoccupazioni per le perdite del settore bancario e per la sostenibilità dei bilanci pubblici hanno ampliato gli spread sui titoli di stato per molti paesi dell'area euro, che hanno raggiunto livelli mai visti dall'avvio della Unione economica e monetaria".
Secondo il Fmi i rischi al ribasso per le prospettive dell'economia "si sono intensificati" e hanno registrato "una brusca escalation nel quarto trimestre del 2011, quando l'area euro è entrata in una nuova pericolosa fase". A giudizio del Fmi dunque "le previsioni per il breve periodo sono notevolmente peggiorate". Nello specifico il Fondo spiega che "le preoccupazioni per le perdite del settore bancario e per la sostenibilità dei bilanci pubblici hanno ampliato gli spread sui titoli di stato per molti paesi dell'area euro, che hanno raggiunto livelli mai visti dall'avvio della Unione economica e monetaria".
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