domenica 17 marzo 2013

Cipro: risparmiatori in subbuglio, tassa fino al 10% sui depositi imposta dalla Ue

NICOSIA - Code ai bancomat per prelevare i risparmi

NICOSIA - Il Parlamento di Cipro ha rinviato una sessione di emergenza su un affare controverso salvataggio per le banche del paese. Il dibattito era previsto oggi, ma ora si terrà invece domani.
L'accordo raggiunto con l'Unione europea e Fondo monetario internazionale venerdì ha provocato la rabbia dell'opinione pubblica, perché imporrebbe un prelievo sui depositi bancari fino al 10%. Il presidente ha detto che il rifiuto del salvataggio avrebbe portato al crollo delle banche del paese.
Gli investitori preoccupati si sono messi in coda fuori dalle banche per ritirare i risparmi dal bancomat.
I 10 miliardi di-euro di prestito concordati dalla UE e dall'FMI segnano una svolta radicale rispetto a precedenti pacchetti di aiuti internazionali. Secondo i termini dell’accordo le persone a Cipro con meno di 100.000 euro sul loro conti dovranno pagare una sola volta un’imposta del 6,75%. Quelli con importi oltre tale soglia pagheranno il 9,9% di tasse. I depositanti saranno compensati con l'importo equivalente in azioni delle loro banche.
Ieri il Presidente Anastasiades Nicos ha ammesso che l'accordo è stato "doloroso", ma necessario per evitare una "bancarotta disordinata". Ma i leader dell'opposizione e i risparmiatori - tra cui molti non-ciprioti - hanno espresso shock e rabbia per la proposta. L'accordo richiede l'approvazione del Parlamento.
Questo i contorni del pacchetto finanziario, oltre alla tassa sui depositi sopra citata:
- Ci sarà anche una tassa sugli interessi che i depositi generano.
- Cipro ha deciso di aumentare il tasso di imposta sulle società nominale di 2,5 punti percentuali, al 12,5 per cento, il che potrebbe portare fino a € 200 milioni di euro all'anno.
- Il Fondo monetario internazionale dovrebbe contribuire al pacchetto di salvataggio, ma l'importo è ancora da determinare.
- La Russia potrebbe contribuire a finanziare il programma, estendendo un prestito di 2,5 miliardi di euro già a Cipro di cinque anni al 2021 e la riduzione del tasso di interesse, che ora è al 4,5 per cento.
- A Cipro può essere richiesto di privatizzare la società cipriota telecomunicazioni, l'energia elettrica, l'autorità portuale.
- Cipro dovrà ridimensionare il suo settore bancario, riducendolo alla media UE entro il 2018. La dimensione del settore bancario a Cipro è più di otto volte le dimensioni dell'economia, rispetto a circa 3,5 volte l'Unione europea. 

Nessun commento: