sabato 30 marzo 2013

Martedì i funerali di Jannacci. In tanti alla camera ardente, da domani al Dal Verme


MILANO - I funerali di Enzo Jannacci si celebreranno martedì nella Basilica di Sant'Ambrogio alle 14.45, mentre domenica 31 e lunedì 1 la camera ardente sarà spostata al Teatro Dal Verme. L'orario delle visite sarà dalle 10 alle 19. Oggi moltissime persone e tanti vip hanno sfilato davanti alla bara nella clinica Columbus.  Le parole, anzi gli aggettivi, che sono risuonate di più, fra le persone comuni che sono venute a fare una visita alla salma, nonostante il maltempo e la giornata festiva, sono state: "Poetico, surreale, grande". A salutarlo, sotto la pioggia battente, sono venuti anche colleghi di lavoro, come il cantante e compositore Ricky Gianco, "è un grande dolore" si è lasciato sfuggire, il comico Paolo Rossi e il cabarettista Cochi Ponzoni e poi l'ex sindaco di Milano, Carlo Tognoli.
 "Caro amico, matto e geniale, quante giornate felici, quante risate. Che tempi belli abbiamo vissuto insieme. Te ne sei andato e con te se ne è andata anche una parte della mia vita": con queste parole Ornella Vanoni, su Twitter, ha voluto ricordare Enzo Jannacci, morto ieri sera a Milano dopo una lunga malattia.  "Era riservato, si faceva vedere poco, non speculava sul suo personaggio. Non si faceva grande di essere il grande Enzo. Era un vicino di casa normale, come la gente comune". Ricorda così Jannacci, il cantante e compositore Dario Baldan Bembo, 65 anni, che risiede nello stesso palazzo, in viale Romagna a Milano, dove ormai da tanti anni abitava l'artista scomparso ieri. Al terzo piano Baldan Bembo, al sesto "il grande Enzo". "Ci si vedeva nelle feste comandate, a Pasqua e Natale, e poi gli artisti fra loro non è che si vogliano tanto vedere - ha ricordato con una punta di amarezza il cantautore coinquilino -. Lui viveva con la moglie Pupa e con il Paolo, il figlio, che però da qualche anno si è sposato e si è ovviamente trasferito. Fra noi c'era grande stima e rispetto reciproci. Non abbiamo suonato insieme perché i nostri sono due generi molto diversi". "Mancherà a me e a Milano - ha concluso Baldan Bembo -. Era una 'cariatide', in senso buono, della musica milanese, come Gaber e tanti della sua generazione. Ci mancherà".

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