martedì 26 marzo 2013

Meredith, processo da rifare

Meredith Kercher, la vittima


ROMA - I giudici della Cassazione hanno annullato la sentenza di secondo grado che aveva mandato assolti Raffaele Sollecito e Amanda Knox per il delitto di Meredith Ketrcher, la studentessa inglese uccisa a Perugia nel 2007. La sentenza è stata pronunciata dalla Corte alle ore 10, come annunciato. Il processo, dunque, è da rifare e Sollecito e Amanda dovranno tornare in aula.
La Corte di Cassazione ha dunque accolto il ricorso del Pg che ha chiesto l'annullamento della sentenza di secondo grado con cui erano stati assolti i due ex fidanzati "perché il fatto non sussiste".
La Suprema Corte ha tra l'altro respinto il ricorso di Amanda contro la condanna a tre anni di reclusione per calunnia nei confronti di Patrick Lumumba. La giovane americana l'aveva infatti accusato del delitto di Meredith. A questo punto, la condanna diventa definitiva per la Knox, che ha già interamente scontato la pena.
L'avvocato Francesco Maresca, difensore della famiglia Kerchner, ha accolto la sentenza di annullamento dell'assoluzione di Knox e Sollecito con il gesto del pugno, in segno di vittoria.
La notizia del nuovo processo, arrivata mentre negli States è notte, è diventata subito una breaking news su tutte le principali tv Usa, a cominciare dalla Cnn. L'annuncio della decisione della Cassazione è stato dato quando a Seattle, sulla costa occidentale americana, erano da poco passate le due del mattino, mentre a New York erano le quattro.
Il Pg Riello, ieri, aveva sferrato un duro attacco alla sentenza d'appello. "Un raro concentrato di violazioni di legge, un monumento all'illogicità" per Riello che ne aveva per questo chiesto l'annullamento e il rinvio a un altro collegio. Per il pg "il giudice di merito ha smarrito la bussola in questo processo". Ha "frantumato, parcellizzato, gli elementi indiziari". "La Corte - ha aggiunto - ha usato una buona dose di snobismo nel banalizzare la sentenza di primo grado, riducendola a quattro elementi. Una sintesi molto approssimativa e superficiale". Secondo il pg "in non pochi passaggi della sentenza di secondo grado è come se i due imputati beneficiassero di una sorta di immunità antropologica e culturale rispetto ai fatti". Il pg si era poi dedicato alla perizia genetica disposta in secondo grado e aveva definito non attendibili i risultati delle analisi della polizia scientifica, uno dei cardini dell'indagine. Una perizia "usata come pietra tombale - aveva detto - mentre in realtà non lo è. Avrebbe anzi seppellito altri indizi che hanno la loro vitalità". Come se fosse "tutto da imputare a quei 'pasticcioni' della scientifica", un reparto che è invece "altamente qualificato". Il "punto fondamentale" del processo, a suo avviso, è comunque la calunnia a Patrick Lumumba, coinvolto nell'indagine dalle dichiarazioni alla polizia della Knox e poi riconosciuto estraneo al delitto. Per averlo chiamato in causa Amanda è stata condannata anche in secondo grado a tre anni. Insomma - per Riello - "sussistono tutti i presupposti perché non cali definitivamente il sipario su questo delitto sconvolgente e gravissimo, il cui unico responsabile è il lombrosianamente delinquente Guede e pare che egli abbia commesso l'omicidio con degli ectoplasmi". 
La Cassazione gli ha dato ragione, i due ex fidanzati dovranno tornare in aula per un nuovo processo.
Amanda Knox vive a Seattle e il nuovo processo è probabile che si terrà in contumacia, perché è improbabile che gli Stati Uniti concedano la sua estradizione, dicono gli analisti.

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