mercoledì 27 marzo 2013

Milano: un telefonino della vittima ha tradito l’assassino dell’orefice


MALAGA - Si chiama Ivan Gallo l'assassino di Giovanni Veronesi, l'orefice 76enne ammazzato nella sua gioielleria milanese in zona Brera: l’uomo è stato arrestato a Malaga, in Spagna, dove era fuggito dopo il delitto.  E’un ex operaio disoccupato e incensurato, che nella gioielleria aveva compiuto alcuni lavori. Secondo la ricostruzione degli investigatori il disoccupato, sfrattato e senza più un euro in tasca, ha deciso di compiere la rapina, e conoscendo il negozio di Veronesi ha scelto lui. Ma l'orefice ha reagito e ha ferito l'aggressore, che quindi l'ha ucciso.
A incastrare Ivan Gallo è stato il telefonino di Veronesi, rimasto nel giaccone portato via dal rapinatore assieme al bottino: quando la figlia dell'orefice, trovando la porta chiusa, ha composto il numero, il cellulare ha squillato e della chiamata è rimasta traccia nei tabulati in un paese del Milanese.
 I carabinieri hanno fatto quindi irruzione in un albergo, trovando però solo le bende insanguinate utilizzate dal rapinatore. Fondamentali anche alcuni fotogrammi catturati dalle telecamere della zona. Una volta identificato, non è stato difficile rintracciarlo  in Spagna, dove era giunto scappando attraverso il confine con la Francia: con sé aveva ancora il bottino della rapina. 

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