sabato 18 agosto 2012

E il pm Ingroia esterna (ancora): Non condivido le dichiarazioni di Monti sulla procura di Palermo


La morte di D’Ambrosio) Nessun senso di colpa, solo dispiacere umano
Il pm di Palermo Ingroia
PALERMO "Ho apprezzato le dichiarazioni del premier Monti quando, in occasione della commemorazione di Capaci, ha sostenuto che l'unica ragion di Stato è quella dell'accertamento della verità". Lo ha affermato il pm Antonio Ingroia, così esternando: "Non condivido invece le ultime rilasciate sull'operato della procura di Palermo, (le intercettazioni delle telefonate del presidente della Repubblica ndr) ma ovviamente ognuno ha il diritto di sostenere le proprie opinioni". 
"Più in generale - sottolinea il procuratore aggiunto - non posso non osservare che questi anni sono stati teatro di reciproche accuse e invasioni di campo. Io credo però che da parte nostra, della magistratura, non ci siano mai stati sconfinamenti; semmai ci sono stati da parte della politica. Detto questo: mi auguro che al più presto possibile si stabilisca un clima di maggiore collaborazione istituzionale".
"Senso di colpa? No. Dispiacere umano nei confronti di un collega che conoscevo da anni, che ho sempre apprezzato, che ho incontrato nei corridoi del ministero della Giustizia. Quando muore un collega che tu apprezzi, ovviamente sei dispiaciuto. So non esserci e non poter esserci nessuna relazione tra la sua morte e la nostra indagine". Così il pm palermitano sulla morte di Loris D'Ambrosio, consigliere diplomatico del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
"Non abbiamo dati certi". Il pm Antonio Ingroia risponde così a Klaus Davi che, durante la sua rubrica sul web, gli domanda se "la trattativa tra Stato e Mafia continui" facendo riferimento alla lunga latitanza di Matteo Messina Denaro . Nella lunga intervista il magistrato palermitano sottolinea che "la seconda Repubblica è nata sui pilastri eretti sul sangue" delle vittime della mafia. "Non potrà mai diventare una democrazia matura - spiega - fino a quando non si riuscirà a sapere la verità su quella stagione. Ci si può vaccinare da un peccato di origine, però confessandolo. Se non ci si confessa, non ci si monda da questo peccato originale".
'Ingroia da tempo agisce non come un magistrato ma come un militante politico. Mi sembra ormai evidente che la sua azione politica lo rende incompatibile con l'attivita' di pm''. Cosi' il capogruppo del pdl al Senato Maurizio Gasparri commenta le ultime dichiarazioni del pm. ''Anche lui ne e' consapevole, e ha deciso di andare in Guatemala. Sara' una tappa verso la Camera, almeno cosi' non avra' piu' il doppio lavoro e tutto sara' piu' chiaro''.


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