sabato 31 dicembre 2011

E' morto don Luigi Verzè


MILANO - E' morto questa mattina alle 7.30  alle ore 7,30 circa, presso l'Unita' Coronarica dell'Ospedale San Raffaele. Don Luigi era stato ricoverato durante la notte alle ore 2.30 "per l'aggravarsi della sua situazione cardiaca", precisa una nota del S.Raffaele. Aveva 91 anni. Negli ultimi mesi era rimasto coinvolto e travolto dalla grave crisi finanziaria della struttura sanitaria d'elite milanese che tuttora rischia il fallimento. Giorni fa si era autosospeso da tutte le cariche all'interno del consiglio d'amministrazione della società.

L'aggravarsi della situazione cardiaca di don Luigi Verze' "era tenuta sotto controllo già da un anno" ha riferito Paolo Klun, direttore della Comunicazione del San Raffaele ricordando che il sacerdote "l'anno scorso proprio in questo periodo ebbe un piccolo aggravarsi della situazione clinica, e che probabilmente lo stress acuito in queste ultime settimane ha aggravato la situazione". 
Lo scandalo del San Raffaele, ha continuato il portavoce della struttura a SkyTg24, e la "conseguente situazione di stress può avere influito su una persona di quell'eta' e con una situazione di salute non tranquilla".



I funerali si svolgeranno nel pomeriggio di lunedì prossimo 2 gennaio a Illasi in provincia di Verona. Saranno officiati dal vescovo di Verona, mons. Giuseppe Zenti. Nella mattina il corpo sarà portato in ospedale per un ultimo saluto nel suo San Raffaele. Don Verzé sarà sepolto in un primo momento nel cimitero di Illasi. Nelle sue volontà ha però espresso il desiderio di essere tumulato nella cappella della Madonna della Vita del San Raffaele dove aveva fatto allestire un apposito spazio dietro all'altare.

Don Luigi Maria Verzè era nato il 14 marzo 1920 a Illasi, in provincia di Verona, è stato presidente della Fondazione San Raffaele del Monte Tabor e presidente e rettore dell'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Nel 1947 si era laureato in Lettere classiche e Filosofia con padre Gemelli all'Università Cattolica di Milano e nel 1948 era stato ordinato sacerdote. Successivamente era diventato segretario del santo don Giovanni Calabria. Nel 1958 don Verzè ha fondato l'Associazione Monte Tabor e nella seconda metà degli anni Sessanta sono iniziati i lavori di costruzione dell'ospedale a Segrate, alle porte di Milano.



Il 30 aprile 1970 è nata la Fondazione Centro San Raffaele del Monte Tabor, a cui viene conferito il San Raffaele in costruzione. Il 31 ottobre 1971 viene accolto il primo malato, mentre nel 1972 il San 

Raffaele viene riconosciuto Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico e dal 1982 è diventato polo universitario della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'università Statale di Milano. Negli anni Ottanta, a fianco dell'ospedale, che oggi ha una capienza di circa 1.300 posti letto e una struttura di 11 dipartimenti e 45 specialità cliniche, don Verzè si è dedicato alla realizzazione e all'ampliamento di strutture specializzate, come il Dimer, Dipartimento per la Medicina Riabilitativa, il Dicor, Dipartimento per le Malattie Cardiovascolari, il Centro San Luigi Gonzaga per l'assistenza ai malati di Aids, il Dipartimento di Neuroscienze presso il San Raffaele Turro. Nel 1992 è nato il Dibit1, il Dipartimento di Biotecnologie e Centro di Ricerca scientifica.


Nel 1996 don Verzè ha fondato l'Università Vita-Salute San Raffaele, di cui è stato rettore, con le tre facoltà di Medicina e Chirurgia, Psicologia e Filosofia e dal 2010 la Laurea internazionale in Medicina e Chirurgia. Nel 2003 ha costituito il Movimento Medicina-Sacerdozio e nel 2010 è stato inaugurato il Dibit2 che ospita aule universitarie e nuovi laboratori per la genomica e proteomica.

Nel corso del 2011 sono emersi i problemi finanziari del San Raffaele, dovuti all'elevato indebitamento del gruppo. Lo scorso 19 dicembre don Verzè si è autosospeso dalla carica di presidente del consiglio di amministrazione della Fondazione Centro San Raffaele del Monte Tabor.



Oggi al San Raffaele sembra una mattina come le altre. All'ospedale non si vedono per ora arrivi e via vai di gente in modo fuori dall'ordinario, ma l'attività per ora si svolge come di consueto. Apparentemente sembra che ci sia una situazione di calma.
"Nell'esprimere il cordoglio cristiano per la morte del fondatore, sacerdote Luigi Verzé", il ministro della Salute Renato Balduzzi ne ricorda "il grande contributo allo stimolo della ricerca biomedica e la capacità di scegliere e valorizzare le eccellenze professionali". E' quanto si legge nel telegramma che il Ministro ha inviato oggi alla Fondazione San Raffaele del Monte Tabor, di cui Don Verzé era presidente onorario. "Sui profili etici e personali, e sulle vicende al vaglio dei magistrati - conclude il Ministro - non ritengo mio compito, soprattutto oggi, entrare".
Il discusso fondatore del prestigioso nosocomio milanese è deceduto proprio in un giorno cruciale per l'Istituto scientifico universitario San Raffaele. Sul tavolo del notaio Enrico Chiodi Daelli vengonp infatti aperte le buste con le offerte dei colossi della sanità privata che hanno messo gli occhi sull'ospedale fondato da Don Verzé. 

Per l'offerta migliorativa rispetto a quella dichiarata dalla cordata Ior-Malacalza, in lizza ci sono anche Giuseppe Rotelli, magnate del gruppo ospedaliero San Donato, e con molta probabilità anche l'Humanitas di Rozzano, gruppo che fa capo alla famiglia Rocca,. 

Poi i "candidati" avranno tempo fino al 5 gennaio per rilanciare con un'ulteriore offerta migliorativa. Poi la palla passa al cda della Fondazione San Raffaele, che dovra' decidere se pareggiare l'offerta vincente, avendo la meglio per diritto di prelazione, oppure lasciare.

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