venerdì 2 maggio 2014

Dl Lavoro, 8 emendamenti del Governo al Senato

ROMA - Il governo ha presentato 8 emendamenti al dl Lavoro all'esame della commissione al Senato. L'esecutivo ha così accolto le richieste di modifica presentate da Ncd e Scelta Civica, che avevano promesso battaglia dopo il sì alla Camera. Salta l'obbligo di assunzione per chi sfora il tetto dei contratti a termine. Modificata anche la parte sull'apprendistato. "E' il testo definitivo", dichiara la capogruppo del Pd in commissione Lavoro, Annamaria Parente.
Tra le principali novità rispetto al testo votato dalla Camera, la sanzione per lo sforamento della quota del 20% per i contratti a termine passa dall'assuzione a tempo indeterminato a una multa che l'impresa dovrà versare al fisco: la sanzione è pari al 20 per cento nel caso in cui lo sforamento riguardi un solo lavoratore e sale al 50 per cento in tutti gli altri casi. Altre misure riguardano l'apprendistato: il tetto relativo alla stabilizzazione di una quota di apprendisti vale per le aziende con oltre i 50 dipendenti (nel testo passato alla Camera la quota era 30) e viene inserito lo stop del limite per i contratti a termine negli enti di ricerca. La formazione sarà mista, pubblica e privata.
Un'altra modifica riguarda una riformulazione del regime transitorio per i contratti a termine, con la specificazione che le imprese devono adeguarsi al tetto del 20% a meno che non il contratto collettivo applicabile sia più favorevole. Infine viene previsto che il diritto di precedenza per le donne in gravidanza sia prevista nel contratto.
 "Ncd soddisfatto perché migliora il testo Camera. Meno Fornero, più Biagi. Senza di noi vincoli e sanzioni". Lo scrive su twitter il presidente di Nuovo Centrodestra, Angelino Alfano, a proposito del decreto lavoro. 


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