martedì 20 maggio 2014

Grillo a Porta a Porta: la mia è una rabbia buona



ROMA - Beppe Grillo a "Porta a Porta". Show  al suo ingresso negli studi di via Teulada della Rai. Il leader dell'M5S è arrivato con due taxi nel cortile della struttura della tv pubblica: ad accoglierlo Bruno Vespa. Grillo esce dalla sua automobile si rivolge a Vespa e gli dice: "ho un regalo per te". Lo accompagna all'altro taxi dove c'è un plastico con un castello fornito anche di carceri dove Grillo ha inserito politici e giornalisti. "Nel castello di Lerici ci sono anche delle segrete da cui spuntano dei signori: ci sono tutte le categorie, politici, imprenditori e giornalisti" spiega Grillo che aggiunge: "vinceremo le Europee e poi le Politiche nell'attesa faremo questi processi on-line: ci saranno i politici, gli imprenditori come De Benedetti e Tronchetti e i giornalisti. Ho messo Vespa che rappresenta bene tutta la categoria".
E ai giornalisti che gli chiedono come mai il rientro in Rai dopo tanti anni risponde: "Perché sono a Porta a Porta?, è una mossa politica, ci sono le elezioni...." 
 Poi è entrato, è cominciata la diretta con lui che all'inizio si aggirava per lo studio; poi finalmente si è seduto ed è cominciata l'intervista di Bruno Vespa. E' sembrato all'inizio perfino un po' commosso, poi è partito con le sue (solite) affermazioni. "Sono venuto a dimostrare che non sono nè Hitler né Stalin: abbiamo tolto la violenza dalle strade. Se non si è formato un partito violento, fascista ( e tu lo sai era tuo papà..) è merito nostro che abbiamo incanalato le forze incattivite in un movimento democratico". (Grillo si riferiva alla voce, falsa, che Mussolini fosse il padre naturale di Vespa. Renzi? "L'ebetino è già finito, è il nulla, è un ebetino". La rabbia? "La mia è una rabbia buona. Basta delegare ai politici, noi abbiamo già vinto, siamo al 96%, le piazze sono più piene che alle politiche".
Gli 80 euro? "Sono una depravazione del voto di scambio. Sarebbe stata più decorosa la scarpa destra data prima del voto da Achille Lauro. Significa che ti faccio una campagna per le elezioni, ma poi vedi le coperture e.... Hanno levato l'assegno di sostegno per il coniuge. Poi dopo hanno scritto armonizzato invece di levato", dice ancora.
"Io risulto uno che grida. E' vero, sono arrabbiato, a volte esagero, ma non siamo andati in giro a far a botte con la polizia o a sfasciare le vetrine". Lo afferma Beppe Grillo, replicando alle critiche di Matteo Renzi. Alle Europee "noi vinceremo e la nostra sarà una marcia trionfale", ha aggiunto a "Porta a porta". "Il voto del 25 maggio è un voto politico: o noi o loro. Bisogna mandarli a casa tutti, dopo aver verificato prima se hanno rubato".
"Andremo a governare". Con chi? "Devono andare a casa tutti. Per rifare il paese devono andare via tutti". "Cercheremo di far dimettere Napolitano e anche questo governo, se vinciamo, deve andare a casa. Lo faremo andare a casa". "Se vinciamo,  al Quirinale diremo: avete fatto le larghe intese, ma non ci sono più. Noi abbiamo fermato le violenze e i partiti neofascisti".
Chi non la pensa come te viene espulso. "Non è così. Se non condividi il programma, vai in un altro partito. Chi ti manda via sono i tuoi elettori, la rete. E' il recall all'americana".
"La 'lupara bianca' è una espressione giornalistica. Significa che questi politici sono ormai scomparsi. Monti, ad esempio, chi se lo ricorda? Un usciere della Bocconi l'altro giorno l'ha fermato e gli ha detto: "Lei chi è? Dove va?", ha ironizzato.
L'immigrazione? "Andiamo in Europa, vediamo le quote, non è un problema italiano". La pensi come Alfano "Io e il movimento siamo un'altra cosa. Facciamo quello che diciamo".
I mezzi di comunicazione? "Falsano la realtà e tu non sei un giornalista, sei un pacchetto in pensione, sei un consulente che vende un pacchetto alla Rai".
I redditi di cittadinanza, dove prendi i 19 miliardi? "Togli i rimborsi elettorali, togli i rimborsi ai giornali, i giochi d'azzardo, l'Iva da recuperare, 27 miliardi di spese militari, gli F35".
"E intanto si stanno mangiando il Paese. L'energia, la scuola, l'università vengono comprate dagli stranieri, dalle multinazionali che sono quelle che sono andate in Grecia, in Sudafrica. Non posso vedere il mio Paese distrutto da questi abatini".
Basta un referendum per uscire dall'euro? "Nel 2011 siamo falliti. Il debito è nelle banche straniere. Se facciamo l'unione dei cittadino, diciamo che spalmeremo il debito fra tutti con i bond europei. Noi andiamo lì, noi, Spagna, Portogallo e Francia e tratteremo insieme. Io voglio proteggere i nostri prodotti, voglio per questo cambiare l'Europa".
E' andato avanti così, senza particolari asprezze e con qualche battuta che ha divertito il pubblico presente.  "Io posso aver detto qualche parolaccia, possono sbagliare, ma la mia onestà intellettuale non me la toglie nessuno. La loro è una associazione a delinquere di stampo legale".
"Queste è un comizio, non un'intervista. Se era un'intervista, non venivo qui". Ed ha ribadito di non volere l'Expo, perché è il frutto di un'associazione a delinquere, fatto con soldi a debito.


Tornando al tema Europee, Vespa chiede poi a Grillo cosa succederebbe se a vincere le elezioni fosse Renzi: "Non possiamo perdere. Ma se vince Renzi ne prendo atto". 


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