ROMA - "Se non mi fanno fare le riforme allora sì che è fallito il mio progetto e vado a casa". Lo dice il premier Matteo Renzi a Radio Anch'io. "Il rischio è quello: che qualcuno, non tanto nel partito, ma nel Parlamento, provi a bloccare le riforme" afferma il presidente del Consiglio rispondendo alla domanda se tema di più i 'guastatori del partito o il nuovo che avanza'.
"E' naturale che quando c'è una prospettiva di sviluppo i mercati mandino sotto lo spread: ora gli operatori leggono i giornali, ma io non credo ai burattinai" dice sempre il premier
"Fi, come il M5S, è all'opposizione. Non allargo la maggioranza", precisa Renzi. E ribadisce: "Sono pronto a fare riforme con gli altri, ma il governo non si può fare tutti insieme".
"Chi urla è il più grande alleato di di chi frena le riforme, ma tanti cittadini, anche quelli che non votavano Pd ora lo voteranno perché credono in questo tentativo di cambiamento. Ne sono sicuro".
"Credo sia importante portare l'esperienza del Parlamento italiano nel Parlamento europeo, ci vuole esperienza. Se non mandiamo gente competente e preparata non tocchiamo palla". Così Matteo Renzi a chi gli chiedeva perché candidare chi è già stato eletto in Italia: "In Europa il possesso palla negli ultimi anni è stato pari a zero perché gli altri avevano persone più preparate", ha aggiunto Renzi ricordando tuttavia che gli eletti in Europa rinunceranno all'incarico in Italia.
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