Il cardinal Tracisio Bertone |
CITTA' DEL VATICANO - Il Vaticano ha aperto una inchiesta sull'ex segretario di Stato, il cardinale Tarcisio Bertone, già arcivescovo di Genova, per appropriazione indebita. E' quanto scrive il tabloid tedesco Bild, secondo il quale il cardinale sarebbe sospettato di essersi appropriato indebitamente di 15 milioni di euro da conti vaticani. Bild cita fonti non ufficiali vaticane. I soldi di cui si sarebbe appropriato Tarcisio Bertone, sarebbero andati a un produttore televisivo amico dell'ex segretario di Stato del Vaticano. L'operazione sarebbe avvenuta ''nel dicembre 2012 con una obbligazione convertibile''. La transazione si sarebbe fatta nonostante la resistenza della banca vaticana, e sotto la pressione di Bertone. Bild riferisce che ad una domanda del tabloid, il direttore dell'Autorità di informazione finanziaria del Vaticano, Renè Bruelhart, ha sostenuto di non poter ''né confermare né smentire'' la notizia sull'indagine vaticana relativa al cardinale Bertone.
"A proposito di notizie che circolano in queste ore, dichiaro che non vi è in corso alcuna indagine di carattere penale da parte della magistratura vaticana a carico del Card. Tarcisio Bertone". Lo dichiara il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi. Il cardinale, smentendo pure lui la notizia di un'indagine - "non c'è alcuna rilevanza penale" - ha detto che "non c'è nessun problema riguardo a questa operazione" , "effettuata con tutta regolarità" e approvata dagli organi preposti, in particolare dal "consiglio di sovrintendenza dello Ior il 4 dicembre 2013".
"A proposito di notizie che circolano in queste ore, dichiaro che non vi è in corso alcuna indagine di carattere penale da parte della magistratura vaticana a carico del Card. Tarcisio Bertone". Lo dichiara il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi. Il cardinale, smentendo pure lui la notizia di un'indagine - "non c'è alcuna rilevanza penale" - ha detto che "non c'è nessun problema riguardo a questa operazione" , "effettuata con tutta regolarità" e approvata dagli organi preposti, in particolare dal "consiglio di sovrintendenza dello Ior il 4 dicembre 2013".
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