ROMA - Commozione, abbracci e lacrime ai piedi della scaletta dell'aereo militare che ha portato a Roma dal Congo i 31 bambini adottati da famiglie italiane, per mesi bloccati da problemi burocratici. Il ministro Maria Elena Boschi inviata dal Governo in Congo è scesa dall'aereo tenendo per mano due tra i più piccoli adottati. Le famiglie che aspettavano in pista hanno accolto i bambini con manifestazioni di gioia, gratitudine e profonda commozione.
All'aeroporto militare di Ciampinoè scoppiata la gioia e l'emozione. Prima ci sono stati gli applausi quando l'Airbus A 319 dell'Aeronautica militare si è fermato a poche decine di metri, con i telefonini che scattavano foto e i saluti a braccia alzate perché anche i bimbi li vedessero dai finestrini. Poi di nuovo gli applausi quando il Ministro Boschi è sceso la scaletta tenendo per mano due dei piccini.
Sono seguiti lunghi abbracci, e baci e lacrime, sottobordo, dove mamme, papà, fratelli e sorelle hanno subito individuato il proprio nuovo membro della famiglia. Le nuove famiglie dei piccoli congolesi, erano giunte all'aeroporto di Ciampino fin dalle prime ore della mattinata ed hanno atteso l'arrivo dell'aereo da Kinshasa nella palazzina di rappresentanza del 31 Stormo.
"I bambini stanno bene, sono felici di essere con le famiglie adottive e in aereo mi hanno fatto una treccia ai capelli" ha detto il ministro Boschi. "In viaggio i bambini - ha aggiunto - hanno dormito molto perché erano stanchi. Sono impazziti di gioia quando una volta atterrati a Ciampino dai finestrini dell'aereo hanno riconosciuto i genitori che li aspettavano sulla pista".
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