lunedì 2 gennaio 2012

Avviso: non fatevi male a Phuket. Ragazzo di Olbia perde un piede in un incidente a Phuket, in Thailandia e i medici non lo riattaccano prima di aver ricevuto 5000 dollari


Alessandro Amadori (La Nuova Sardegna)

PHUKET (Thailandia) - Ha perso un piede in un incidente stradale in Thailandia, ma i medici si sono rifiutati di riattaccarglielo per 12 ore, finché i genitori non hanno pagato all'ospedale 5mila euro ed hanno garantito 20mila euro complessivi per l’operazione. Un capodanno drammatico quello vissuto da Alessandro Amadori, 27enne di Olbia ora ricoverato al Bangkok hospital di Phuket. Per risolvere la situazione è dovuto perfino intervenire il console italiano.
L'incidente si è verificato la notte del 30 dicembre, quando il giovane è scivolato con la moto presa a noleggio contro un guard-rail, che gli ha staccato di netto un piede. Soccorso e portato in ospedale, all'alba è arrivata una telefonata alla famiglia. 
"Gli amici - racconta la madre di Amadori al quotidiano La Nuova Sardegna - mi hanno raccontato quello che era successo, dicendomi che Alessandro era ricoverato al Bangkok hospital e spiegandomi che i medici chiedevano 5mila euro per intervenire. Il centro è privato e gli stranieri non sono coperti dal servizio sanitario. Impossibile alle 3 del mattino riuscire a inviare del denaro. Ho chiamato il console in Thailandia e ho chiesto una sua mediazione. La mattina dopo è arrivato in ospedale. Ha trattato per quattro ore con i medici per convincerli a operare mio figlio. Gli hanno riattaccato il piede dopo 12 ore dall'incidente. Un disastro. Mi hanno già detto che sull'osso c'è il rischio di necrosi e sarà indispensabile intervenire di nuovo. L'ospedale si e' mosso solo dopo che sono stati anticipati 4mila euro. Hanno tenuto il piede amputato sotto ghiaccio fino a quando non siamo riusciti a convincerli".

Per riuscire a trovare il denaro la notte di Capodanno, il sindaco di Olbia, Gianni Giovannelli, ha lanciato un appello per una colletta dal palco del concerto, e amici e parenti hanno creato banchetti in città per raccogliere fondi. Si è attivato anche il comitato di Isticadeddu, il quartiere dove vive la famiglia.

Ora i genitori stanno per partire per Phuket: "Devo andare a riprendere Alessandro - spiega la madre -. Mio figlio è bloccato in ospedale. Gli hanno anche sequestrato il passaporto. L'albergo chiede 1.600 euro per la moto distrutta nell'incidente. Ora devo correre da mio figlio. Incredibile, in ospedale non lo hanno voluto assistere fino a quando non hanno avuto rassicurazioni sui soldi. E di preciso non mi hanno detto quanto costerà la degenza. All'inizio volevano 5mila euro, ora siamo arrivati a 20mila senza che nessuno mi abbia spiegato il motivo".

17 commenti:

Unknown ha detto...

Ricordarsi sempre di fare un'assicurazione sanitaria prima di partire perl 'estero, soprattutto in questi Paesi dove non vigono convenzioni con l'Italia. E' importantissimo ricordarlo: per esempio se si va negli Usa

Giacomo Danesi ha detto...

Sante parole, caro Sandro. Non solo la polizza sanitaria ma inserire la clausola del rimpatrio con l'aereo. E' incredibile che la gente si rechi all'estero senza prima provvedere a quanto sopra. E le agenzie e tour operator cosa fanno?

Anonimo ha detto...

solo soldi, tu sei solo soldi per i tailandesi, null'altro che soldi...... PP

Anonimo ha detto...

Sarai solo soldi ma non fare l'assicurazione è da deficenti!

Unknown ha detto...

Vi scrivo dalla thailandia, la stampa italiana ha riportare notizie false sulla vicenda.

Il ragazzo era alla guida di una moto con tasso alcolico elevato oltretutto senza patente di guida valida in thailandia.

Dopo la caduta ha riportato UNA FERITA tra la caviglia ed il piede (ferita profonda )

E' stato portato al BANGKOK HOSPITAL di phuket, uno degli ospedali migliori al mondo, ma NON avendo una assicurazione di viaggio (costa 100 euro )
l'ospedale privato ha richiesto il pagamento in contanti COME lo farebbe in italia una clinica privata.

L'amabasciata italiana in thailandia ha GARANTITO il pagamento e l ospedale ha operato il ragazzo.

NON E' VERO CHE SI E' STACCATO IL PIEDE, SAREBBE GIA MORTO DISANGUATO.

vi ricordo che anche in thailandia ci sono gli ospedali pubblici come dai noi, ad esempio a phuket ci sono 2 ospedali pubblici, ma hanno portato il ragazzo a quello PRIVATO perche piu specializzato in questi interventi.

Unknown ha detto...

La notizia riporta in italia e' falsa

Il ragazzo ha avuto una ferita profonda tra CAVIGLIA E PIEDE , e' stato portato in ospedale privato a pagamento a phuket cioe il bangkok hospital (uno dei miglior opsedali al mondo) perche piu specializzati e rispetto a quelli pubblici gratis patong hospital o vachira hospital.

Essendo un ospedale privato l'hanno comunque operato SUBITO perche l'ambasciata italiana ha garantino il pagamento dell intervento.

ANCHE IN ITALIA SI PAGANO GLI OSPEDALI PRIVATI.

il ragazzo purtroppo non aveva un assicurazione di viaggio che costava solo 100 euro

il ragazzo era alla guida senza patente valida e con tasso alcolico elevato

Anonimo ha detto...

Prima di tutto Tanti auguri ad Alessandro per una celere e buona risoluzione del problema, ed un
dovuto grazie all'intervento dell'ambasciatore.

Confermo comunque che chiunque viaggi debba necessariamente provvedere all'acquisto di una assicurazione medica.
E i tour operator??? non informano?
Attenzione! Ogni assicurazione medica e' diversa ed ha diverse clausule, c'e' quella che copre il noleggio di motorini e quella che non copre.... c'e' quella che copre attivita' sportive e quella che non copre... insomma bisogna avere pazienza e pianificare perfettamente quello che si vuole fare prestando attenzione a quello che si firma.
Vista la cronaca che ormai non e' nuova ad accaduti del genere, trovo inoltre doveroso da parte della farnesina fare in modo di informare o addirittura rendere obbligatorio l'acquisto di una minima assicurazione di viaggio.
Riguardo il noleggio di motorini invito a stare attenti poiche' la maggior parte dei noleggiatori in asia non e' in grado di vendere la dovuta assicurazione.

P. a Singapore ormai da 10 anni...

Anonimo ha detto...

In Thailandia cercano sempre e solo di fregarti, di spillarti soldi, la chiamano terra del sorriso perchè ti fregano ridendo. Il fatto che era alticcio, non giustifica che debba essere lasciato morire e tanto meno avere una polizza sanitaria che comunque non avrebbe garantito il pagamento dell'intera operazione. Riguardo alle truffe dei mezzi a noleggio, normale amministrazione, quindi € 1.600,00 x danni quando con quei soldi c'è ne compri due di motorini in thailandia. Un consiglio a tutti gli italiani evitate la thailandia.

Anonimo ha detto...

comunque sia andata dovevano provvedere a fare l'intervento subito! come hanno aiutato loro per il terremoto o lo zsunami è un ragazzo e tutto può succedere dovrebbero comprendere....

Unknown ha detto...

mi sembra che quest'ultimo commento sia più che giusto

Unknown ha detto...

guardate che la thailandia non ha ricevuto nuessun euro italia per lo tsunami

informatevi meglio, in italia nessuno vi ha parlato della mega truffa

ovvera soldi destinati per lo tsunami messi in banca per racimolare interessi e specularci da parte degli italiani,

cercarono di dare i soldi in ritardo dopo averci guadagnato , ma la thailandia non accetto i soldi da parte dell italia

l italia ha riversato le donazioni allo sri lanka.

Che colpa ne ha la thailandia se un ragazzo ha un incidente ??? purtroppo povero ragazzo

Chiunque decide di fare un viaggio in Thailandia è consapevole che in caso di problemi sanitari le spese sono a carico del turista occidentale se costui sceglie una struttura privata. In alternativa esistono le strutture pubbliche che sono gratuite, ma gli amici del ragazzo hanno optato per la privata. Il Bangkok Hospital di Phuket in questione è una delle strutture ospedaliere piu' lussuose ed efficienti della Thailandia,se non stipuli un'assicurazione prima di partire, devi essere pronto a pagare oppure avere un assicurazione viaggio costa 100 euro.

Unknown ha detto...

Il dibattito deriva dal fatto che in Italia, quando c'è un'urgenza, nelle cliniche anche private non si attende l'anticipato pagamento della retta. Al limite, la clinica reindirizza il paziente a strutture pubbliche, ma immediatamente per non correre rischi. Resta comunque fondamentale, in tutto questa discussione, la necessità di stipulare un'assicurazione sanitaria che preveda anche il rimpatrio aereo dell'infortunato. Questo è l'ABC del viaggiatore minimamente informato, soprattutto se indirizzato a Paesi come la Thailandia (o come gli Stati Uniti<9 che possono porre questi problemi. Quanto allo tsunami, se la Thailandia ha rinunciato ai nostri aiuti, sono problemi suoi. L'anonimo che scrive parla di una mega truffa: non ne siamo a conoscenza. E fino a prova contraria, non prestiamo fede all'anonimo, proprio perché tale.

Anonimo ha detto...

... COMUNQUE è IL GESTO DEGLI ITALIANI CHE CONTA POI SE NON SONO ARRIVATI ECC..... ECC....NON è DIPESO DAI CITTADINI ITALIANI....
LA TAHILANDIA NN HA COLPA SE HA AVUTO L'INCIDENTE, NESSUNO LO HA DETTO, MA CHE GLI FA PERDERE UN PIEDE AD UN RAGAZZO PER I SOLDI CHE POI SONO ESAGERATI DOVE LI HANNO VISTO MAI STI SOLDI.......

Unknown ha detto...

il ragazzo e' stato operato subito nonostante non avesse assicurazione
(in america non l avrebbero fatto)
non e' vero che ha aspettato 12 ore, l incidente e' successe alle .3 di notte, il ragazzo e' stato trasportato al patong hospistal gratiuto hanno tamponato la ferita la situazione era critica e l hanno portato di urgenza al bangkok hospital

ma la speranze erano minime, l operazione e' andata male purtroppo il ragazzo ha perso il piede pero si e' salvato.


per di piu vi ricordo che l assicurazione non e' valide se non si ha una patente di guida internazionale in caso di incidente.

Unknown ha detto...

Ringrazio per questo aggiornamento. E' una nogtizia, purtroppo brutta che probvedo a mettere on line nel blog. Grazie

maurizio ha detto...

io penso che il problema parta dalla prenotazione del viaggio..moltissime agenzie oltre a non consigliare un'assicurazione sanitaria non fanno nemmeno presente all'ignaro viaggiatore i rischi che si corre senza averne una..penso sia più giusto obbligare il viaggiatore a stipulare questa benedetta polizza.parlo per esperienza personale dato che sono stato 3 volte in thai e solo nell'ultimo viaggio ero in possesso di quel prezioso documento nel mio portafogli.
per la cronaca:sono rientrato ieri da patong..ho visto il luogo dell'incidente..il guard-rail dove si è schiantato non è come quelli normali in lamiera che tutti conosciamo ma è composto da 4 cavi in acciaio..per tragica fatalità quei dannati cavi sono presenti solo in quel punto.
faccio i miei auguri più sinceri ad alessandro.

Unknown ha detto...

Grazie per la preziosa testimonianza. E naturalmente pieno accordo sul discorso delle agenzie di viaggio e delle assicurazioni