sabato 9 novembre 2013

Copertura Imu: sbagliati i conti sui soldi dalle slot, il governo aumenta la benzina

ROMA - Nell'ambito del decreto Imu e delle conseguenti coperture economiche, lo Stato aveva previsto un introito pari a circa 600 milioni derivante dalla sanatoria dei contenziosi aperti con le società del settore giochi. Ma nonostante la Corte dei Conti abbia respinto il taglio delle penali richiesto dai gestori, all'appello mancheranno circa 250 milioni: sanati, sempre secondo decreto, con l'aumento delle accise sui carburanti. L'aumento sarà piuttosto contenuto, considerata la portata "esigua" del buco: il ritocco dovrebbe essere intorno ai due centesimi al litro. Ciò non toglie, che questo sarà il quindicesimo aumento dal 1935 a oggi delle tasse governative su benzina e simili, una storia - come è noto - partita ai tempi della guerra di Abissinia, passata attraverso terremoti e altre emergenze nazionali e mai ritirata anche in una singola parte.

Sei delle dieci concessionarie degli apparecchi da intrattenimento - Lottomatica, Sisal, Snai, Cogetech, Gamenet e Cirsa - hanno chiesto di beneficiare del condono originale, pari al 30% delle pendenze originali (le società avevano chiesto di scendere al 20%):  a questo punto verseranno complessivamente 350 milioni di euro, piu' gli interessi legali maturati dalla sentenza di primo grado (il 2,5% anni, che porta a una di circa 12-14 milioni di euro). Troppo poco, per i conti fatti frettolosamente dal governo.

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