domenica 24 novembre 2013

Epifani alla Convenzione Pd : no ai partiti personali. E sì alla decadenza di Berlusconi

ROMA - Si incrociano in platea della Convenzione del Pd, i due principali sfidanti per la segreteria del Pd, Matteo Renzi e Gianni Cuperlo. Si sorridono, poi Cuperlo fa una carezza al sindaco. Oggi parte ufficialmente la sfida tra i due, che con l'altro sfidante, Pippo Civati, presenteranno davanti alla platea della Convenzione nazionale le loro proposte programmatiche. L'appuntamento, che ha lo slogan 'L'otto dicembre io voto perché', si apre con l'inno di Mameli e un intervento di Angela Corda, giovane segretario del Pd di Olbia, provincia duramente colpita nei giorni scorsi dall'alluvione. "Un partito personale non solo è non democratico, ma non ha un progetto per il Paese. E questo vale anche per i movimenti". Così Guglielmo Epifani apre la Convenzione nazionale del Partito Democratico. "La nostra è l'unica forza non personale, questo significa un maggiore carico di responsabilità", ha quindi spiegato il segretario del Pd.

"Saremo credibili nel chiedere rinnovamento agli altri - ha ripreso - quando saremo in grado di imporre a noi lo stesso rinnovamento". E ha poi rivendicato che "da marzo in poi abbiamo vinto tutte le elezioni amministrative che ci sono state".
Berlusconi e decadenza, "Il Pd voterà sì" - Il segretario del Pd ha poi affrontato il tema della decadenza di Berlusconi dicendo che "il 27 ci vedrà impegnati al Senato ad approvare, secondo sentenza e secondo leggi,una scelta in favore della sua decadenza". Epifani ha detto che poi che il Cavaliere ha fatto un "ragionamento del tutto incomprensibile sugli interventi di grazia del presidente della Repubblica". Quelle dichiarazioni del Cavaliere, ha detto Epifani, sono "da una parte sgangherate, dall'altra irricevibili".
E ancora, ha aggiunto che nella vicenda decadenza "non abbiamo voluto colpire un avversario politico, è l'ultima cosa che possiamo volere: ci ha mosso un altro principio, che in Italia la legge deve essere uguale per tutti, perché se lo violi non c'è certezza del diritto. Dopo la sentenza Berlusconi disse che non avrebbe influito sulle scelte politiche sue e del partito", e invece così non è, ha continuato.

Commentando invece la legge di Stabilità, ha detto che "non c'è tanto un problema di risorse. Il problema è fare scelte precise e prioritarie, perché la crisi del Paese senza investimenti non si risolve".
"Attenzione alle tensioni sociali" - "Stiamo attenti alle tensioni sociali - ha ripreso il segretario - che stanno rialzando la testa. Quegli attacchi vanno condannati nel modo più fermo esprimendo solidarietà a chi li ha subiti". Epifani indica però "come un segnale da seguire con grande attenzione" anche la vertenza di Genova. "Ancora una volta i sindaci sono stati presidi insostituibili per governare le tensioni sociali".
"Ora si affronti il tema dei tesseramenti" - E poi, il tema tesseramenti, su cui ha spiegato: "Abbiamo avuto dei problemi non tanto nella crescita del tesseramento quanto sui tempi e i modi in cui è avvenuto: chiedo ai candidati segretari di assumere un impegno per il futuro, perché non basta solo notare quello che non va ma bisogna proporsi di affrontare il tema".
Alla Convenzione Epifani ha chiesto poi di "mettere al riparo il tesseramento dalle vicende del partito" e che "le liste degli iscritti siano disponibili la sera prima del Congresso".

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