martedì 1 gennaio 2013

Pakistan: sette operatori sanitari uccisi in un agguato



ISLAMABAD - Sette operatori sociali, sei dei quali donne, sono stati uccisi nel nord-ovest del Pakistan. Le donne, alcune delle quali insegnanti, sono stati attaccate vicino centro sociale per bambini. Un collega di sesso maschile è morto con loro. Tutti erano cittadini pakistani.
Il loro veicolo è finito sotto il fuoco incrociato dei talebani nei pressi del centro gestito dalla Pakistani Charity Ujala. I militanti islamisti che sono contro un programma di vaccinazione antipolio per motivi palesemente assurdi sono i sospettati. Nessun gruppo ha rivendicato l'attacco.
L'episodio è avvenuto nel distretto di Swabi, vicino a una strada che collega Peshawar alla città orientale di Lahore.
Il centro era in parte scuola parte e in parte clinica specializzata in pediatria.
"Quattro uomini sono arrivati su due moto. Hanno attaccato il furgone. Hanno aperto il fuoco a destra e a sinistra del mezzo e sono poi fuggiti sulle loro moto," ha detto il capo della polizia del distretto di Swabi Abdul Rashid Khan
Ha aggiunto che il conducente del veicolo era stato ferito durante l'attacco, avvenuto nei pressi di uno svincolo autostradale.
Chi gestisce il centro ha detto che il  programma di vaccinazione è stato il motivo dell’agguato. Tra le sette persone che sono state uccise, due erano operatori sanitari e cinque insegnanti.
Il mese scorso, in una serie di attacchi, uomini armati avevano ucciso nove operatori sanitari che partecipavano a un programma nazionale di vaccinazione contro la polio.
I talebani pakistani avevano negato la responsabilità delle uccisioni, ma d’altro canto da tempo vanno denunciando le vaccinazioni come un complotto occidentale sia per raccogliere informazioni sia per sterilizzare bambini musulmani.
Le uccisioni hanno spinto l’agenzia Onu per l'infanzia e l'Organizzazione mondiale della sanità asospendere la campagna antipolio nel paese.

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