mercoledì 30 gennaio 2013

Torino: l’ “uomo del casco” odiava il consigliere Musy anche per motivi politici

TORINO - Francesco Furchì, l’ “uomo del casco” si allontana dal luogo del ferimento

TORINO -  La polizia ha reso noto il nome dell’uomo che, il 21 marzo dello scorso anno, avrebbe sparato ad Alberto Musy, consigliere comunale dell'Udc, da allora in coma profondo. E’ Francesco Furchì, ha 50 anni ed è nato a Ricadi (Vibo Valentia). Presidente dell'Associazione culturale Magna Grecia Millenium, nelle ultime elezioni comunali a Torino era candidato nella lista Alleanza per Torino, che sosteneva la candidatura a sindaco di Musy. Alle Comunali del 2011 Francesco Furchì ottenne 57 voti, 8/o nella lista 'Alleanza per l'Italià che raccolse 3.113 preferenze, lo 0,78% totale. L'associazione Magna Graecia Millenium, con sede nel centro di Torino, è stata costituita per promuovere la cultura, il turismo ed i prodotti tipici delle regioni Calabria Puglia Sicilia e Basilicata.
Sono principalmente tre i moventi - secondo quanto hanno ricostruito gli investigatori - ad armare la mano di Francesco Furchì contro Alberto Musy'. Il mancato appoggio di Musy a un concorso per cattedra universitaria a Palermo; la mancata nomina a cariche comunali dopo che Furchì si era impegnato nella campagna elettorale a sostegno di Musy nel 2011; il mancato impegno di Musy nel reperire investitori che Furchì cercava per le sue attività. Tra i moventi ce n'è uno legato alle vicende della società ferroviaria Arenaways. Secondo la ricostruzione degli investigatori, Furchì avrebbe voluto partecipare al salvataggio di Arenaways nella fase del fallimento, nel 2011. Secono quanto ricostruito dagli inquirenti, Furchì prese contatti con Giuseppe Arena e stava lavorando alla costituzione di una cordata di imprenditori. Per questa ragione aveva chiesto aiuto a Musy che, tuttavia, non riuscì o non volle metterlo in contatto con ulteriori investitori. Questo alimentò, sempre per gli inquirenti, l'astio di Furchì nei confronti del capogruppo dell'Udc.
Una breve dichiarazione spontanea in cui si è professato innocente: così la notte scorsa Francesco Furchì si è rivolto al pm Roberto Furlan durante l'interrogatorio. Alle domande degli inquirenti ha preferito non rispondere. Persona di indole violenta e vendicativa che aveva contatti con persone con precedenti di polizia: è il suo profilo che danno gli investigatori 

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