venerdì 3 agosto 2012

Estorsione a Berlusconi: per Lavitola nuova ordinanza di custodia

Valter Lavitola

NAPOLI - Nuova ordinanza di custodia per Valter Lavitola, già detenuto nel carcere di Poggioreale, a Napoli, per corruzione internazionale nell'inchiesta sui finanziamenti all'editoria. Questa volta il faccendiere è accusato di concorso in estorsione ai danni di Silvio Berlusconi. Con la stessa accusa è stato arrestato Carmelo Pintabona, presidente di Fesisur (Federazione associazioni siciliane in Sud America).
Secondo quanto emerso dalle indagini, Lavitola, all'epoca latitante in America Latina, avrebbe chiesto a Carmelo Pintabona di rivolgersi all'allora premier Silvio Berlusconi perché gli elargisse una somma di danaro.
La circostanza fu rivelata dalla sorella di Lavitola, Maria, che raccontò di essere stata avvicinata da una donna a nome del fratello perché consegnasse una lettera all'ex premier per ottenere 5 milioni di euro al leader del Pdl; e se Berlusconi non avesse pagato "avrebbe avuto tutte le giustificazioni anche morali per dire tutto quello che sapeva" su di lui, mise a verbale la donna. La richiesta di denaro non è stata smentita nemmeno da Lavitola, che però ha detto ai pm napoletani che era "a titolo di prestito".
Lavitola e Pintabona sono accusati anche di trasferimento fraudolento di beni, in particolare in alcuni passaggi di proprietà di immobili di Lavitola in Brasile che sono stati poi intestati all'italo-argentino. Le indagini si sono concentrate anche sui supporti logistici, operativi e finanziari su cui il giornalista ha potuto contare in Italia durante la latitanza sudamericana cominciata il 14 ottobre 2011. 
Titolari dell'inchiesta sono i pm di Napoli Francesco Curcio, Vincenzo Piscitelli e Henry John Woodcock, coordinati dal procuratore aggiunto Francesco Greco.

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