![]() |
Il comandante della Libra Catia Pellegrino |
LAMPEDUSA - "Io non sono madre, però devo dire che, soprattutto in questa circostanza, dopo il salvataggio in mare, vedendo quei bambini che all'inizio non parlavano, erano scioccati, e poi piano piano, dopo le carezze, e le coccole, sembrava avessero dimenticato la tragedia, la commozione ti pervade''. Il comandante della nave militare Libra, Catia Pellegrino, racconta così le sue emozioni, dopo aver partecipato alle operazioni di sbarco a Porto Empedocle di alcuni profughi, salvati dal naufragio della loro imbarcazione al largo nel canale di Sicilia. Tra i sopravvissuti ci sono anche 4 bambini, che hanno perso i genitori in questa tragedia. Il comandante racconta che "alcuni dei miei uomini hanno chiesto se potevano dare il loro nominativo per chiederli in affidamento" e poter così dare un futuro migliore a questi piccoli.
E' di 38 morti, 147 persone tratte in salvo e 50 dispersi il bilancio delle operazioni compiute finora da Malta in seguito al nuovo naufragio di immigrati di venerdì al largo di Lampedusa. Sabato alcuni sopravvissuti hanno raccontato che a bordo dell'imbarcazione che si è rovesciata c'erano circa 400 persone.
E' di 38 morti, 147 persone tratte in salvo e 50 dispersi il bilancio delle operazioni compiute finora da Malta in seguito al nuovo naufragio di immigrati di venerdì al largo di Lampedusa. Sabato alcuni sopravvissuti hanno raccontato che a bordo dell'imbarcazione che si è rovesciata c'erano circa 400 persone.
Nessun commento:
Posta un commento