lunedì 28 ottobre 2013

Un insetto killer ha fatto fuori i raccolti di castagne italiane, maxi importazioni dall’estero

ROMA - Per la prima volta nella storia sulle tavole autunnali degli italiani ci sono più castagne straniere che nostrane, con le importazioni dall'estero che hanno superato in quantità la produzione Made in Italy scesa al minimo di sempre. E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti che mette in evidenza il grave declino del prodotto alimentare simbolo dell'autunno nazionale che Giovanni Pascoli chiamava 'l'italico albero del pane'.
L'andamento climatico sfavorevole ma soprattutto gli attacchi provocati dall'insetto killer 'Cinipide galligeno del castagno' arrivato in Italia dalla Cina hanno provocato, sottolinea la Coldiretti, il crollo della produzione nazionale al di sotto dei 18 milioni di chili, con tagli del 70% rispetto agli anni precedenti l'infestazione. Al contrario le importazioni sono cresciute del 20% nei primi sette mesi del 2013 dopo che nel 2012 erano praticamente raddoppiate rispetto all'anno precedente e quasi triplicate rispetto al 2010.

Il risultato, precisa la Coldiretti, è uno storico sorpasso con gli italiani che hanno più del 50% di probabilità di trovarsi nel piatto senza saperlo castagne straniere provenienti soprattutto dalla Spagna, dal Portogallo, dalla Turchia e dalla Slovenia. Un duro colpo per un prodotto che nel 1911 aveva raggiunto addirittura una produzione record di 829 mln di chili.  Il rischio, rileva Coldiretti, è che per la mancanza di un sistema trasparente di etichettatura le castagne importate vengano spacciate come nazionali mettendo a rischio anche le produzioni nazionali sopravvissute fino ad ora. Se dal punto di vista quantitativo la situazione è preoccupante, il primato italiano sul piano qualitativo, sottolinea Coldiretti, è confermato dalla presenza di ben dodici tipi di castagne che hanno ottenuto il riconoscimento europeo: quattro si trovano in Toscana e sono il Marrone del Mugello Igp, il Marrone di Caprese Michelangelo Dop, la Castagna del Monte Amiata Igp e la Farina di Neccio della Garfagnana Dop mentre in Campania è riconosciuta la Castagna di Montella Igp e il Marrone di Roccadaspide Igp, in Emilia Romagna il Marrone di Castel del Rio Igp, in Veneto il Marrone di San Zeno Dop e i Marroni del Monfenera Igp, in Piemonte la Castagna Cuneo Igp e il Marrone della Valle di Susa Igp, e nel Lazio la Castagna di Vallerano Dop. 

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