mercoledì 30 ottobre 2013

Alfano: la decisione per il voto palese è la violazone di ogni principio di civiltà. Battaglia in Parlamento

ROMA - "La decisione di Sc e di Pd di sostenere il voto palese col M5S è la violazione del principio di civiltà che regola, da decenni, il voto sulle singole persone e i loro diritti soggettivi. E ora, innanzitutto in sede parlamentare, lì dove si è consumato il sopruso, sarà battaglia per ripristinare il diritto alla democrazia". Lo ha detto il vicepremier, Angelino Alfano.
"Una pagina buia per le regole parlamentari. La Giunta del Regolamento, a maggioranza e con un voto deliberatamente politico, ha violato le regole in maniera surrettizia, con grave responsabilità dello stesso presidente del Senato, per consentire al Pd e ad altre forze di imporre ai loro senatori un voto contro il leader del centrodestra. Si fa molto peggio che cambiare il Regolamento, lo si interpreta a uso e consumo del Pd per colpire con assoluta certezza Silvio Berlusconi. La giornata di oggi non potrà non avere conseguenze. Daremo risposte concrete con il massimo della determinazione" . Lo dichiara il presidente dei senatori del Pdl, Renato Schifani.
Il gruppo dirigente del Pid-cantiere popolare, parlamentari nazionali e regionali aderiscono a Forza Italia, a fianco di Silvio Berlusconi. E' quanto si legge in un comunicato del partito, firmato dal leader Saverio Romano e da altri 21 dirigenti.
"L'Italia si dimostra una democrazia contra personam dove è possibile anche cambiare i regolamenti quando non fanno comodo. Una cosa vergognosa per tutti i cittadini che credono nelle istituzioni democratiche. Credo che sia un gesto di irresponsabilità e di incoscienza, di cui però i nostri alleati di governo si assumeranno la responsabilità di fronte al Paese". Lo afferma Nunzia De Girolamo, ministro delle politiche agricole alimentari e forestali.
"Non bisogna perdere la lucidità: la decadenza di Berlusconi dipende da una sentenza che è ingiusta, ma non dalla legge Severino. A far decadere Berlusconi è la pena accessoria di quella sentenza. Non è che se il voto sulla legge Severino non c'è, Berlusconi resta in Parlamento". Così il ministro per le Riforme, Gaetano Quagliariello.
"Ha perfettamente ragione il senatore Maurizio Sacconi: è evidente che la incredibile forzatura del voto palese viene messa in opera da quella parte di Pd che vuole fare cadere il governo per andare ad elezioni anticipate essendo sicura della vittoria. L'ultima cosa che il Pdl può fare, pur condannando questa prevaricazione, è quella di cadere in una trappola di questo tipo". Così Fabrizio Cicchitto del Pdl.
"Il voto palese? E' un esito che nessun uomo di istituzioni poteva augurarsi. Hanno violentato le regole hanno sovvertito la costituzione, le regole che dominano le assemblee democraticamente elette. E' l'espressione della paura fottutissima che la sinistra ha di non riuscire a fucilare Berlusconi, questo appare più un plotone d'esecuzione che una discussione serena che doveva essere". Lo dice il senatore del Pdl Roberto Formigoni.
Silvio Berlusconi intanto incontra a Palazzo Grazioli i capigruppo del Pdl di Senato e Camera, Renato Schifani e Renato Brunetta.

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