venerdì 1 febbraio 2013

Garfagnana: notte in bianco per migliaia di persone in attesa della “scossa forte”

Il tweet del Comune di Castelnuovo Garfagnana

LUCCA - Migliaia di persone in strada e centinaia a dormire in auto la notte scorse in Garfagnana, in attesa della "scossa forte". A pochi giorni dal terremoto del 25 gennaio di magnitudo 4.8 c'é il timore che la terra torni ancora a tremare. L'Ingv ha studiato la sequenza delle ultime scosse, compresa quella più forte della notte scorsa di magnitudo 3.3, in particolare seguendone la direzione. L'analisi ha indicato la possibilità di altre nuove scosse con epicentro nella zona di Castelnuovo Garfagnana, lo stesso del terremoto del 1985. La Provincia di Lucca, in una nota, aveva avvertito che ''il dipartimento nazionale di protezione civile ha comunicato che nelle prossime ore potrebbero verificarsi altre scosse di terremoto con epicentro in prossimita' di Castelnuovo di Garfagnana''.L'Istituto di geofisica lo avrebbe segnalato al dipartimento della Protezione civile che a sua volta lo avrebbe girato alle Regioni Toscana ed Emilia Romagna. Da questo allarme è partita la nota della provincia di Lucca per avvisare i sindaci della zona che si sono subito attivati per creare alloggi di emergenza.
Molti altri hanno trovato alloggio in strutture sportive o scuole, che erano state predisposte dopo l'allarme di ieri sera. Per tutta la notte è stata attiva la sala operativa predisposta dalla prefettura e dalla Provincia di Lucca.
Circa un migliaio di persone che abitano nei comuni della Garfagnana nella notte hanno trovato riparo in strutture predisposte adeguatamente (scuole o palazzetti sportivi) dopo aver lasciato le loro abitazioni considerate a rischio. Forze dell'ordine, personale della protezione civile e del volontariato hanno lavorato tutta la notte per mettere in sicurezza prima di tutto anziani, donne e bambini, ha spiegato Maurizio Giannotti, responsabile protezione civile dell'Unione comuni della Garfagnana.
Tutti i sindaci dei sedici comuni dell'area hanno cercato di rassicurare la popolazione e di non lasciare nessuno abbandonato, soprattutto coloro che vivono in zone isolate. "A tutti abbiamo continuato a dire che si trattava solo di un'allerta precauzionale e non si sono verificate scene di panico, se non la paura comprensibile nelle prime ore", ha riferito Giannotti. 

 Eccesso di zelo o giusta precauzione? Il sindaco di Castelnuovo Garfagnana, Lucio Gaddi, spiega come sono andate le cose: "Ieri alle 21 ho ricevuto una telefonata dalla protezione civile che comunicava un fax del dipartimento nazionale a firma di Franco Gabrielli". Nel fax si evidenziava la possibile presenza scosse nel territorio comunale. "Così - prosegue Gaddi - abbiamo deciso di avvertire la popolazione, vista la forte scossa di venerdì e lo sciame sismico seguente". Allarmismo? "Era un atto dovuto - replica il primo cittadino - per tutelare i cittadini. La popolazione ha risposto comunque bene, ha raggiunto le areee adibite all'emergenza in modo ordinato". Gaddi ha parlato di una "buona esercitazione". Sottoscrive il capo della Protezione civile Gabrielli: "Giusta l'evacuazione decisa dalle autorità locali".
Intanto oggi le scuole di Castelnuovo resteranno chiuse. I sindaci dei comuni della Garfagnana si incontreranno per una riunione alle 11 al centro intercomunale di Castelnuovo.

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