sabato 23 febbraio 2013

Depardieu è ufficialmente da oggi residente in Russia, nella Mordovia

SARANSK - Depardieu con il suo nuovo passaporto

SARANsk - La via della Democrazia, dove "abiterà" Depardieu
SARANSK (Russia) -  Gerard Depardieu è stato formalmente registrato come residente permanente della città della Russia centrale Saransk. Durante la cerimonia per la consegna del passaporto nel teatro cittadino ha picchiato due giornalisti (francesi) che volevano fotografarlo. Secondo il direttore del teatro, Yuri Michanine, citato dall'agenzia di stampa Interfax avrebbe preso in considerazione di aprire uno "piccolo ristorante" della città.
L'attore ha cercato la cittadinanza russa dopo che il governo francese ha criticato la sua decisione di trasferirsi all'estero per evitare un aumento delle imposte.
Depardieu è ora è residente al numero 1di via della Democrazia a Saransk, che si trova nella regione di Mordovia, nota dai tempi di Stalin peri suoi campi di prigionia (in un campo è detenuta una delle due Pussy Riot, condannate per la "preghiera punk" nella Cattedrale di Mosca). Tutte le persone che risiedono in Russia devono essere registrati con un indirizzo specifico alle autorità, anche se non vivono in modo permanente. Questa procedura ereditata dal periodo sovietico, è di solito molto burocratica e, a volte molto difficile. Il nuovo indirizzo di Depardieu è in realtà quello di un appartamento di proprietà della famiglia di Nikolai Borodatchev, direttore del Fondo russo archivi cinematografici e amico dell'attore.
 La stella francese aveva deciso di abbandonare il suo paese dopo che il presidente Francois Hollande aveva annunciato l’intenzione di aumentare le tasse al 75% per coloro che guadagnano più di 1 milione di euro.
L'attore avea accusato il governo socialista di punire "il successo, la creazione e il talento" e aveva annunciato ai primi di dicembre che si sarebbe trasferita in Belgio.
Il primo ministro francese Jean-Marc Ayrault  aveva marchiato la sua decisione di trasferirsi all'estero come "squallido e non patriottico". 
Poi è arrivata l’offerta direttamente da Putin, prontamente accetta. E va bene che Saransk non è certo Parigi, però l’imposizione fiscale è al 13%…

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