venerdì 28 dicembre 2012

Monti: scendo in campo perché l’emergenza non è finita


ROMA - "Ho riscontrato nella riunione di oggi un consenso ampio, convinto e credibile che mi induce a dare il mio incoraggiamento a queste forze in occasione delle imminenti elezioni politiche". Lo ha detto il presidente del consiglio Mario Monti, nella conferenza seguita al vertice durato 4 ore con gli esponenti politici e della società civile che hanno dato per primi adesione all'agenda Monti. "Ho deciso di scendere in campo - ha aggiunto - perché l'emergenza non è finita".
"Ritengo che l' emergenza non sia finita, è finita l'emergenza finanziaria ma c'é una altrettanto grave e forse più importante emergenza: quella della disoccupazione, soprattutto giovanile e della mancanza di crescita", ha detto Monti.
"Non è tentativo di coprire posizione di centro tra una sinistra e una destra; è tentativo di rompere alcune barriere e confini e introdurre nuovi criteri aggregazione: individuare chi è disposto a impegnarsi riforme rompendo forme arcaiche di sindacalismo".
"Non immaginiamo alleanze con gli uni o gli altri, questa è un' operazione di rinnovamento nel profondo della politica italiana che deve avere un giorno vocazione maggioritaria".
"Non ho mai pensato di creare un nuovo partito, non sono l'uomo della provvidenza".Ci sarà un rassemblement e uno statuto ma non un nuovo partito, ha detto.
Ci sarà dunque una sola lista che si richiama a Monti al Senato e più liste alla Camera, una dell'Udc e una civica, ha tra l'altro detto il professore .

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