mercoledì 1 agosto 2012

Monti: le banche centrali abbiamo per l'indipendenza della Bce lo stesso rispetto che hanno i governi. E per l'Italia lo scudo antispread potrebbe essere necessario


HELSINKI - Mi auguro che "tutti i componenti nel sistema europeo e delle banche centrali abbiano lo stesso rispetto per l'indipendenza della Bce che hanno i governi". Così nel corso della sua visita in Finlandia il premier Mario Monti, nel giorno in cui il presidente della Bundesbank, Jens Weidmann, invita la Banca centrale europea a non superare "il suo mandato".
Ciò che "abbiamo in mente è una sorta di intervento da parte dell'Efsf, dell'Esm e della Bce in varie combinazioni", in modo che i Paesi virtuosi possano eventualmente avere la possibilità di ricevere una boccata d'ossigeno, spiega Monti in un'intervista a un giornale finlandese, spiega la ratio del meccanismo anti-spread. Poi, nel corso della conferenza stampa congiunta con il primo ministro Jyrki Katainen, afferma: "Credo che dare la licenza bancaria all'Esm aiuterebbe e credo che questo, a tempo debito, succederà". Per l'Italia, aggiunge, "aiuti potrebbero essere necessari, forse in relazione alla lentezza con la quale i mercati comprendono gli sforzi compiuti e i risultati raggiunti". Il premier italiano sottolinea anche che l'aiuto non sarà necessario per un "salvataggio" del paese ma per allentare la morsa dello spread. Se ci fosse "una migliore governance per la stabilità del mercato del debito" così come deciso al Vertice Ue "allora l'Italia sarà aiutata de facto", aggiunge Monti, facendo notare come la sola creazione di un efficace 'scudo' anti-spread aiuterebbe i Paesi con alti tassi di interesse. 
 Le differenti opinioni tra Roma e Berlino sui limiti d'azione dell'Esm atterrano sulla stampa: "Monti apre il conflitto con Merkel", titola il sito di Der Spiegel un articolo che riporta la volontà del premier di concedere "mezzi illimitati al fondo salva-Stati" permanente, ipotesi che "il governo tedesco rifiuta veementemente".
Secondo Spiegel le dichiarazioni del premier italiano in Finlandia - "dare la licenza bancaria all'Esm aiuterebbe", cosa che, "a tempo debito, succederà" - potrebbero provocare "malumori" a Berlino alla vigilia di un importante seduta del board della Banca centrale europea.

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