sabato 28 luglio 2012

La tv siriana mostra i due italiani scomparsi: “rapiti da terroristi, liberati dall’esercito”


I due italiani intervistati dalla tv siriana:  a sinistra Catani, a destra Tedeschi

DAMASCO - La tv di Stato siriana ha mostrato stamani i due tecnici italiani scomparsi in Siria otto giorni fa fornendo i nomi di Oriano Catari (64) e Domenico Tedeschi (36), e precisando che il primo e' di Genova, il secondo di Roma. La traslitterazione dei nomi e' stata fatta dall'arabo e quindi potrebbe essere imprecisa. Citati dall'agenzia Sana, i due affermano di esser ''stati rapiti e vessati da un gruppo terroristico armato'' e di esser stati invece ''liberati dall'esercito arabo siriano'' (filogovernativo).
La Sana pubblica due piccole foto dei due tecnici mentre vengono intervistati dai media ufficiali di Damasco. 

Impiegati alla centrale di Deir al Ali, nei pressi di Damasco, i due erano scomparsi il 18 luglio scorso. La tv di Stato ha affermato che sono «stati rapiti vicino a Deir al Ali» e che sono stati liberati ieri dalle forze governative. Nelle brevi immagini trasmesse, i due appaiono stanchi, ma in buona salute, pettinati, seduti su un divano: Catani indossa una camicia e Tedeschi una t-shirt. Nessuna conferma al momento dalla Farnesina che tuttavia fa sapere che il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, sta seguendo personalmente gli sviluppi attraverso l'Unita' di Crisi. La stessa Farnesina sollecita pero' il massimo riserbo per favorire lo sviluppo positivo del caso. 
Dell'intera vicenda si e' sempre saputo piuttosto poco. I due, dipendenti di una societa' subappaltatrice di Ansaldo Energia, sarebbero scomparsi  mentre si recavano in aeroporto, a Damasco, per cercare di rientrare in Italia (non e' chiaro se fossero da soli o con un gruppo di altri colleghi). I due lavoravano nel cantiere dell'azienda del gruppo di Finmeccanica che sta costruendo una centrale elettrica a Deir Ali, vicino il quartiere di Douma, a Damasco; un'area che ieri sera è stata teatro di intensi scontri tra i ribelli e le truppe governative. L'ad di Ansaldo Energia, Giuseppe Zampini, aveva detto nei giorni scorsi di attendersi "a breve" buone notizie.

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