martedì 31 luglio 2012

Il carabiniere rapito in Yemen è in mano a una tribù. Che chiede un riscatto


SANAA (Yemen), - Alessandro Spadotto, il carabiniere della sicurezza del’ambasciata italiana rapito in Yemen, e' in mano a una tribu'. Per la sua liberazione i rapitori chiedono il rilascio di un detenuto e la restituzione di alcune terre nella capitale Sanaa. Lo ha rivelato ieri il ministro dell'Interno yemenita, Abu Bakr al Qirbi. Continua intanto il lavoro di servizi e ministero degli esteri per liberare il militare. Le notizie sul sequestro dell'addetto alla sicurezza dell'ambasciata italiana a Sanaa, sono arrivate ieri in serata con le dichiarazioni del ministro dell'Interno yemenita al termine di una giornata di intenso lavoro da parte della Farnesina che ha attivato tutti i canali per seguire da vicino la vicenda. E dopo la lunga conversazione telefonica tra il titolare della Farnesina Giulio Terzi e il ministro Abu Bakr al Qirbi, che ha confermato la totale disponibilità del governo di Sanaa a massimo impegno e collaborazione, assicurando che polizia e intelligence sono al lavoro. 

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