ROMA - E' scattata all'alba un'operazione antiterrorismo dei carabinieri del Ros e di quelli del comando provinciale di Roma. Sono state eseguite due ordinanze di custodia cautelare in carcere e numerose perquisizioni nei confronti di persone appartenenti alla struttura eversiva Fai-Fri (Federazione anarchica informale-Fronte rivoluzionario internazionale).
Gli indagati sono accusati di una serie di attentati e danneggiamenti ai danni di istituti di credito, esercizi commerciali e sedi periferiche di Enel ed Eni, compiuti in provincia di Roma negli ultimi tre anni.
Nello stesso contesto sono state eseguite delle perquisizioni, sempre nell'hinterland della Capitale, nei confronti di altre tre persone. Per quanto riguarda le due persone arrestate, invece, l'accusa, tra l'altro, è di "associazione con finalità di terrorismo anche internazionale o di eversione dell'ordine democratico" (l'art 270 bis del codice penale, introdotto nel 2001 dopo l'attentato alle torri gemelle).
Ai due - entrambi residenti nella zona dei castelli Romani e incensurati - sono stati contestati anche i reati di concorso in "atto di terrorismo con ordigni micidiali o esplosivi", incendio, furto aggravato, deturpamento e imbrattamento di cose. Secondo le indagini, coordinate dalla procura di Roma e condotte anche attraverso intercettazioni e pedinamenti, sono gli autori di 13 azioni eversive e attentati compiuti dal 2010 al 2013.
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