Gaetano Musella |
SAVONA - Il cadavere del 53enne Gaetano Musella, ex calciatore che ha militato nel Napoli, è stato scoperto nel primo pomeriggio sul promontorio di Caprazoppa, non lontano dalla fabbrica Piaggio Aero Industries, tra Finale Ligure e Borgio Verezzi (Savona). A lanciare l'allarme è stato un turista tedesco che ha notato il corpo su un sentiero che attraversa la macchia mediterranea sul promontorio della Caprazoppa. Si indaga per stabilire la causa del decesso.
Musella indossava una maglietta e un paio di ciabattine da mare ed era senza pantaloni. L'esame esterno del cadavere compiuto dal medico legale non avrebbe evidenziato lesioni tali da far pensare a un'aggressione. La salma è stata trasferita all'obitorio per l'autopsia. L’uomo aveva una casa nella zona.
L'ipotesi più accredita, al momento, è quella di un malore. Ritrovata, poco distante dal cadavere, l'auto, una Seicento blu vecchio modello targata Genova, con il quale l'uomo avrebbe appunto raggiunto Finale Ligure.
Cresciuto nelle giovanili del Napoli, Musella esordì in maglia azzurra a gennaio 1978, e poi fu mandato a farsi le ossa in Serie C a Padova nel 1978-1979. La stagione seguente, tornato alla casa madre, entrò stabilmente nel giro della prima squadra e conquistò anche una maglia da titolare nella Nazionale Under-21. L'anno migliore per lui fu quello del 1980-1981, quando il Napoli arrivò a giocarsi lo scudetto, perdendolo alle ultime giornate. Giocò in azzurro anche la stagione seguente, conquistando un quarto posto in classifica, quindi fu ceduto. Passato al Catanzaro, che fu l'ultima sua squadra in Serie A, iniziò una carriera nelle serie inferiori in squadre come il Bologna, l'Ischia ed il Palermo. Ha giocato con la Juve Stabia dal 1992 al 1995 ed ha chiuso la carriera l'anno seguente col Latina tra i dilettanti.
Appese le scarpette al chiodo, ha iniziato la carriera di allenatore con le giovanili del Napoli allenando poi formazioni di Serie D soprattutto in Campania tra cui la Sangiuseppese, la Puteolana, il Sorrento, la Casertana e l'Ercolanese e la Sanremese in Serie C2 (2005-2006) nella quale ha allenato il figlio Alessandro. Ha anche guidato l'Isernia (nella stagione 1999-2000) e il Campobasso, dal quale si è dimesso il 20 gennaio 2009.
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