WASHINGTON . L'ora X è fissata alle 12.01 di martedì, fuso di Washington: se prima di allora non sarà trovato un accordo tra democratici e repubblicani e votato il bilancio federale, il governo Usa dovrà di fatto "chiudere bottega". Con una prima grande conseguenza: oltre un milione di dipendenti statali saranno messi in congedo non retribuito. Solo alle agenzie federali fondamentali per la sicurezza, e ai loro dipendenti, sarà assicurato il "mantenimento".
Ma un accordo sembra sempre più lontano: al centro della disputa resta la controversia riforma sanitaria fortemente voluta da Barack Obama. La Camera, a maggioranza repubblicana, ha bocciato infatti una risoluzione relativa ad un budget temporaneo promossa dal Senato, che prevedeva il finanziamento dell'Obamacare, approvando invece una legge finanziaria che rimanda di un anno l'entrata in vigore della riforma, attualmente prevista a partire dal primo di ottobre.
Difficilmente la proposta di legge finanziaria approvata alla Camera passerà al Senato dove i democratici sono pronti a dare battaglia per una rapida entrata in vigore della riforma sanitaria. E nel frattempo si avvicina la fine dell'anno fiscale negli Usa e con il primo ottobre, senza un accordo scatterà lo "shutdown": il governo federale ha bisogno dell'autorizzazione del Congresso per spendere i propri fondi, ma senza una legge finanziaria non può farlo e per questo dovrebbe spegnere tutti i servizi non essenziali, ovvero tutto ciò che non riguarda ordine pubblico e sicurezza nazionale.
Stipendi solo per i militari - Il "shutdown" è visto come ormai inevitabile, tanto che, alla Camera, sia repubblicani che democratici hanno approvato una legge (con 423 voti a favore e nessuno contrario), che consente di continuare a pagare il salario dei militari anche se il governo non dispone di fondi per finanziare molti programmi federali. Altri servizi di emergenza sono comunque garantiti per legge, ma oltre un milione di dipendenti federali, se non si troverà un accordo, saranno messi in congedo non retribuito.
Chi resterà a casa con lo "shutdown" - Fra le agenzie federali più colpite da un eventuale "shutdown" c'è la Nasa: il 97% dei suoi dipendenti, oltre 18mila persone, potrebbero infatti restare a casa, così come il 94% degli impiegati dell'agenzia per l'ambiente, l'81% di quelli del ministero dell'Interno, il 33% degli impiegati del dipartimento dei Trasporti e il 14% dello staff della Sicurezza interna.
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