ROMA - "Dobbiamo vedere se possiamo creare una nuova formazione dove sia possibile essere diversamente berlusconiani. D'altra parte in Francia di partiti gollisti ce ne furono tre, qui da noi potremmo averne due". Lo afferma, in un'intervista a 'Il Messaggero', Gaetano Quagliariello, secondo il quale "le dimissioni dei parlamentari saranno anche stato un atto simbolico, ma le giudico un atto di una inusitata gravità".
Secondo Quagliariello, è giunto il momento ''di tenere insieme i moderati che devono essere guidati da moderati. Non esiste che siano diretti da un gruppo di estremisti. Berlusconi mi sembra abbia aperto alla possibilità di andare avanti votando la legge di stabilità''.
E se Alfano non riunisce gli organismi dirigenti del partito è perché ''nella riunione dove hanno deciso le dimissioni dei ministri Alfano non c'era. La decisione di lasciare il governo - sottolinea - si sarebbe dovuta prendere insieme, magari nell'ufficio di presidenza del partito''.
Forza Italia, ricorda il ministro dimissionario delle Riforme, "è stato il partito della maggioranza silenziosa del Paese e questo lo si deve a Silvio Berlusconi. Invece nell'ultima settimana è sembrata una riedizione di Lotta Continua. Questo è inaccettabile e se Forza Italia sarà questo io non posso riconoscermi''.
Quanto alla tenuta del governo, ''aspettiamo di sentire cosa dirà Letta in aula. Dipende molto da cosa metterà nel programma. Poi decideremo'', spiega. In ogni caso, all'Italia ''non serve un governicchio che fa solo la legge elettorale o la legge di stabilità'', serve un esecutivo ''che abbia l'ambizione di fare le riforme''.
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