MILANO - Oltre 31 milioni per danno patrimoniale e morale. E' questa la richiesta dell'agenzia delle Entrate che oggi ha presentatola l'istanza di costituzione di parte civile all'udienza preliminare per il caso Maugeri e nella quale, tra gli imputati, figurano l'ex Governatore Roberto Formigoni, il faccendiere Pierangelo Daccò, l'ex assessore alla sanità lombardo Antonio Simone e l'ex dg del settore sanità Carlo Lucchina. L'istanza per essere parte civile è stata depositata dall'avvocato Gabriella Vanadia, rappresentante dell'agenzia delle entrate, nei confronti però solo di Daccò, Simone e altre tre persone che rispondono di reati fiscali. Tale richiesta verrà discussa assieme a quella presentata dalla Regione guidata da Roberto Maroni e assieme alla costituzione di tutte le parti il prossimo 25 ottobre. L'udienza, infatti, è slittata: stamani il gup Maria Cristina Mannocci non ha potuto nemmeno aprire formalmente il procedimento in quanto, per un disguido tecnico-brucratico, non è stato possibile trasportare dal carcere di Bollate in aula Daccò, in cella da quasi due anni e condannato in secondo grado a nove anni per il dissesto del San Raffaele.
“La presenza all'udienza preliminare non è obbligatoria'': a sottolinearlo in una nota è il portavoce di Roberto Formigoni, che oggi non si è presentato in aula ma era invece nel pavese in visita all'Ente nazionale Risi. ''Oggi non ha partecipato e non ha inviato alcuna giustificazione - ha spiegato il portavoce -, dato che essa non è dovuta. Prosegue invece, evidentemente, la sua azione di Presidente della Commissione Agricoltura del Senato. In tale veste, Formigoni era stamattina a Mortara con una delegazione di Camera e Senato in visita all'Ente Nazionale Risi''.
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