FIRENZE - E' stata ordinata una nuova perizia genetica nel processo d'Appello che si è aperto a Firenze per l'omicidio di Meredith Kercher. A richiederla è stata la Corte d'assise d'Appello su una traccia trovata sul coltello che l'accusa ritiene sia stato utilizzato per uccidere la ragazza. La Corte ha anche ordinato di ascoltare di nuovo la testimonianza di Luciano Aviello, mentre ha respinto la questione di costituzionalità.
La Corte ha anche disposto l'acquisizione di alcuni atti allegati alla memoria difensiva, tra cui le foto delle mani di uno degli imputati, Sollecito, dalle quali si evince che si mangia le unghie, dato che la difesa ritiene rilevante questo fatto per la possibilità che lasci tracce di Dna. Altro atto allegato una serie di articoli sulle vicissitudini giudiziarie di Aviello che ne dimostrerebbero la scarsa attendibilità. Aviello, ex camorrista detenuto nel carcere di Alba, è indagato per calunnia dalla procura di Perugia perché ha sostenuto, anche con lettere inviate alla corte di primo grado, che a uccidere Meredith fu suo fratello. Aviello ha anche sostenuto di sapere dov'è la vera arma del delitto, che lui stesso avrebbe raccolto, e le chiavi di casa di Meredith, mai ritrovate.
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