lunedì 30 settembre 2013

La Pussy Riot in sciopero della fame ricoverata in ospedale. Visite vietate, perché?

Nadeshda Tolokonnikova durante il processo
MOSCA - Visite vietate a Nadezhda Tolokonnikova, la leader delle Pussy Riot ricoverata in ospedale in Mordovia per il peggioramento delle sue condizioni dopo uno sciopero della fame iniziato lunedi' scorso per protestare contro le inumane condizioni di vita e di lavoro nel campo di lavoro dove sta scontando una pena di 2 anni per una preghiera anti Putin nella cattedrale ortodossa di Mosca. Lo ha reso noto suo marito, Piotr Verzilov, riferendo che il capo dell'ospedale ha motivato la decisione con le cattive condizioni della paziente.
Niente visite quindi, ne' per lui ne' per l'avvocata della detenuta, e neppure contatti telefonici. ''Ormai non abbiamo alcuna informazione sulle sue condizioni da oltre 94 ore'', ha accusato Verzilov. Il suo avvocato, Irina Khrunova, si e' detta ''terrorizzata'' dalla situazione in una intervista al giornale Novaia Gazeta.

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