sabato 28 settembre 2013

Berlusconi ricusa i senatori della Giunta che hanno espresso in anticipo la loro posizione

ROMA - Nella memoria difensiva depositata questa mattina, Silvio Berlusconi chiede la ricusazione di alcuni membri della giunta del Senato che deve decidere della sua decadenza. Nel testo, in possesso dell'ANSA, si chiedono le dimissioni dei senatori che hanno già espresso una posizione e, in subordine, la sospensione del giudizio e la ricusazione.
"E' fatto notorio che la quasi totalità dei componenti" della giunta per le autorizzazioni del Senato, "e ciò che è ancor più grave in particolar modo proprio il relatore, hanno già ampiamente anticipato il proprio parere sull'esito del giudizio che andranno a esprimere nella camera di Consiglio". E' quanto scrive Silvio Berlusconi nella memoria (cui allega rassegna stampa), con la quale chiede le dimissioni di dieci membri della giunta: tutti senatori di Pd, Sel e M5s. Berlusconi porta alcuni esempi: "Il senatore Casson (Pd) non solo già anticipava che voterà per la decadenza, ma negava il ruolo di terzietà della Giunta", elenca il Cav. "Addirittura il Movimento 5 Stelle ha prospettato più volte una posizione comune di tutto il gruppo a favore della immediata decadenza, sottolineando quindi trattarsi di una decisione politica". E ancora, vengono citati Pezzopane (Pd) e Pagliari (Pd). Berlusconi si appella al giusto processo, visto il carattere "giurisdizionale" della giunta, e osserva che "in linea astratta" anche chi si sia espresso in suo favore viola il principio di terzietà. Ma "è evidente", scrive, che altri e non lui hanno eventualmente interesse a rilevarlo. Poiché non è possibile sostituire i membri della giunta, Berlusconi chiede dunque le dimissioni dei componenti "che hanno già espresso il proprio convincimento, in particolare i senatori Stefano (Sel), Pezzopane (Pd), Buccarella (M5S), Casson (Pd), Crimi (M5S), Cucca (Pd), Fuksia (M5S), Giarrusso (M5S), Pagliari (Pd), Moscardelli (Pd)". Il passo indietro permetterebbe, sottolinea, "la formazione di un collegio giudicante quantomeno apparentemente imparziale". "In via subordinata", la soluzione proposta è la sospensione del giudizio sulla decadenza e l'invio degli atti "alla giunta per il regolamento" del Senato, perché "si provveda a regolamentare la possibilità di astensione e ricusazione nonché di sostituzione ai fini di un giusto processo".
"Nessuna utilità vi potrebbe essere nel partecipare a un giudizio del quale si sia già previamente conosciuta la sua conclusione. La presenza delle parti, dell'interessato o di un avvocato non sarebbe che una mera sceneggiata in un copione già ampiamente scritto". Così Berlusconi nel chiedere la ricusazione della giunta.


La giunta delle immunità ''sospenda il giudizio in attesa della decisione della Corte Europea'' presso la quale è stato presentato un ricorso contro la legge Severino e che dovrebbe decidere ''in tempi assai ravvicinati, ovvero nell'ordine di pochi mesi''. E' quanto si legge nella memoria difensiva.

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