venerdì 27 settembre 2013

Artic Sunrise, prolungata a Murmansk l’incarcerazione degli attivisti. Proteste per l’arresto di un fotoreporter che faceva il suo lavoro

MURMANSK - Il fotoreporterDenis Sinyakov davanti al tribunale

MOSCA - Sono 22 gli attivisti di Greenpeace - che ha già presentato appello -  ai quali il Tribunale Distrettuale Leninksy di Murmansk ha prolungato di due mesi la custodia cautelare in relazione alla loro azione di protesta, risalente allo scorso 18 settembre, contro le trivellazioni nell'Artico. Tra di loro, anche il 32enne italiano Cristian d'Alessandro: lo riportano oggi le agenzie di stampa russe, aggiornando la situazione sul caso 'Arctic Sunrise', il rompighiaccio con cui un gruppo di trenta ambientalisti avevano 'attaccato' la piattaforma petrolifera Prirazlomnaya, di proprieta' di Gazprom, nell'ambito della campagna 'Save the Arctic'. Per gli altri otto i giudici di Murmansk, dove l'imbarcazione è stata posta sotto sequestro dalle autorità russe, hanno stabilito un prolungamento del fermo per altre 72 ore. Contro l'equipaggio della 'Arctic Sunrise', i cui membri sono di diciannove differenti nazionalità, e' stata avanzata un'ipotesi di reato per pirateria, che prevede fino a quindici anni di carcere. Il presidente Vladimir Putin ha detto nei giorni scorsi che "non si tratta di pirati", ma ha comunque bollato la protesta come una "violazione del diritto internazionale". La speranza che le misure restrittive siano ammorbidite e' stata accesa anche dal portavoce del Comitato Investigativo russo, Vladimir Markin, il quale non ha escluso che gli ambientalisti possano essere rilasciati prima del processo. I legali di Greenpeace hanno comunque preannunciato ricorso.
Tra gli attivisti che rimarranno in carcere per altri due mesi, oltre a d'Alessandro, anche il capitano del rompighiaccio, l'americano Pete Willcox, un portavoce dell'organizzazione, il russo Roman Dolgov, e il connazionale Denis Sinyakov, fotoreporter. L'arresto di quest'ultimo ha scatenato un coro di critiche sui social network e su parte della stampa on-line nazionale. I siti Gazeta.ru, Lenta.ru, quelli dell'emittente radiofonica 'Eco di Mosca' e del giornale 'Russky Reporter' per alcune ore oggi oscureranno le foto in segno di protesta. Il sito Colta.ru ha invece pubblicato una foto-gallery dei lavori più significativi di Sinyakov. La decisione dei magistrati e' stata criticata anche dall'Unione dei Giornalisti Russi. Come hanno spiegato gli stessi colleghi, Sinyakov stava semplicemente documentando l'azione di protesta degli ecologisti per il sito di informazione Lenta.ru, che gli aveva assegnato l'incarico. La 'Arctic Sunrise' era stata abbordata dalle forze di sicurezza russe il 19 settembre, un giorno dopo che due degli attivisti avevano tentato di scalare la piattaforma petrolifera nel mare di Pechora. La nave è ora attraccata nella baia di Kola, situata nel mare di Barents.

Anche Reporter senza frontiere ha protestato per l'incarcerazione del fotografo dicendo il suo arresto era "una violazione inaccettabile della libertà di informazione." L'Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE), inoltre hanno espresso preoccupazione e ha chiesto l'immediato rilascio di Sinyakov.

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