giovedì 18 aprile 2013

Quirinale: niente di fatto anche nella seconda chiama, Marini fuori


ROMA - A vuoto anche la seconda votazione per l’elezione del presidente della Repubblica. Schede bianche di Pd e Pdl (418), Scelta civica si è astenuta, la Lega non ha partecipato alla votazione, Stefano Rodotà è stato votato da M5S e Sel (230, dieci voti in meno della prima chiama), oltre che, probabilmente, da deputati del Pd. Chiamparino (90) era stato indicato dai deputati renziani (e da  deputati montiani). D'Alema ha ricevuto 38 voti. Molti anche i voti dispersi.
 Il Pd votera' scheda bianca anche alla terza votazione e riunira' l'assemblea dei grandi elettori, richiesta a gran voce da varie aree del partito gia' per stasera, solo domani quando, alla vigilia della quarta votazione, si decidera' se andare avanti sul nome di Franco Marini o optare per un altro nome. Sarebbe questo l'orientamento emerso dall'ufficio di presidenza mentre si moltiplicano boatos e rumors sulla strategia da seguire.
Pier Luigi Bersani, a quanto si apprende, vorrebbe confermare, anche alla quarta votazione, Franco Marini ma anche tra i suoi comincia a farsi largo l'idea di cambiare candidato e i nomi che girano in queste ore sono sempre gli stessi: Massimo D'Alema anche nell'ottica di confermare l'intesa con Pdl, Lega e Scelta Civica, Romano Prodi per puntare, invece, su un nome simbolo per il centrosinistra o personalita' come Sergio Mattarella o Sabino Cassese. Ma la scelta e' complessa ed e' probabile che un vertice tra i big del partito si svolga gia' stasera.

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