martedì 30 aprile 2013

Si è spento l’Herschel Observatorio, l’ “occhio” dell’Esa sull’Universo freddo



MADRID - L’ Herschel Space Observatory dell’Agenzia Spaziale Europea ha esaurito la sua fornitura di liquido refrigerante di elio, finendo così più di tre anni di osservazioni pionieristiche dell'Universo freddo.
L'evento non è stato inaspettato: la missione è iniziata con più di 2.300 litri di elio liquido, che sono lentamente evaporati.
L'elio liquido è stato essenziale per raffreddare gli strumenti dell'osservatorio  permettendo a Herschel di fare osservazioni altamente sensibili dell'Universo freddo mai tentato fino ad oggi.
La conferma che l'elio è esaurito è venuta questo pomeriggio, all'inizio della sessione di comunicazione quotidiana del veicolo spaziale con la sua stazione di terra in Australia occidentale, con un evidente aumento delle temperature misurato in tutti gli strumenti di Herschel.
"Herschel ha superato tutte le aspettative, fornendoci un incredibile tesoro di dati che che terrà occupati gli astronomi per molti anni a venire", dice il Prof. Alvaro Giménez Cañete, Direttore ESA di Scienza ed Esplorazione Robotica.
Herschel ha fatto più di 35 000 osservazioni scientifiche, per un valore di dati scientifici provenienti da circa 600 programmi di osservazione accumulando più di 25 000 ore. Un ulteriore 2000 ore di osservazioni di calibrazione contribuiscono anche al ricco set di dati, che ha sede presso il Centro di ESA European Space Astronomy, vicino a Madrid, in Spagna.
L'archivio sarà l'eredità della missione. "Herschel ci ha offerto una nuova visione dell'Universo finora nascosto, ci indica un processo inedito di nascita delle stelle e di formazione delle galassie", dice Göran Pilbratt, scienziato del progetto Herschel dell'ESA. 

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