lunedì 1 aprile 2013

India: La Corte Suprema nega il brevetto al farmaco anticancro della Novartis

NEW DELHI - Proteste contro i farmaci brevettati (e costosi) della svizzera Novartis

NEW DELHI - La Corte Suprema indiana ha respinto oggi il ricorso dell'industria farmaceutica svizzera Novartis relativo al brevetto di un farmaco anti-tumore.  I giudici hanno deciso che l'industria locale ha il diritto a produrre il medicinale Glivec come farmaco generico low cost per salvaguardare il diritto alla salute della popolazione.
L'atteso verdetto giunge al termine di una battaglia legale di sette anni ingaggiata dal colosso elvetico per ottenere il rispetto delle leggi sulla proprieta' intellettuale. Come motivazione, la Corte Suprema ha detto che il Glivec ''non e' un prodotto innovativo'' perche' utilizza una molecola gia' nota e quindi non rientra nei criteri stabiliti per le ''invenzioni''. Secondo diverse associazioni indiane di difesa dei diritti umani si tratta di una sconfitta di ''big pharma'' e di una conferma dell'India come ''farmacia dei poveri'' mondiale. 
Un duro colpo per le imprese farmaceutiche occidentali che si concentrano sempre più sull’India per le vendite. La decisione stabilisce anche un punto di riferimento per la diverse dispute sulla proprietà intellettuale in India, dove molti farmaci brevettati sono troppo costosi per la maggior parte dei suoi 1,2 miliardi di persone
Il mercato internodei farmaci in India farmaci è il più grande a livello globale. Con una crescita annua del 13-14 per cento nella seconda popolazione più grande del mondo, ha potenziale enorme in un momento in cui i mercati tradizionali hanno rallentato.
La sentenza storica della Corte Suprema può riguardare molte altre aziende ed i loro farmaci di marca. tra cui il farmaco cancro Sutent della  Pfizer Inc  e quelli contro l’epatite C della Roche Holding.
La nuova forma di Glivec è stato brevettato in 40 paesi tra cui Stati Uniti, Russia e Cina. Le azioni Novartis India Ltd, l'unità indiana della casa farmaceutica, sono scese oltre il 5 per cento dopo il verdetto.

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