lunedì 19 marzo 2012

Pdl e Lega contro la “black list” dei commercianti “cattivi” (quelli sorpresi a non fare scontrini). Dietrofront del Pd


ROMA - No alle "black list" dei commercianti che sono stati segnalati più volte per la mancata emissione degli scontrini. Lo chiedono Pdl, Lega (il Pd ha cambiato idea in extremis) in cinque emendamenti contro la norma prevista dal dl semplificazioni fiscali che avrebbe consentito all'Agenzia delle Entrate di stilare delle liste selettive in base alle quali l'amministrazione fiscale avrebbe potuto effettuare controlli mirati.
Presentati alle commissioni Bilancio e Finanze del Senato anche emendamenti che non abrogano ma attenuano la norma.
Da segnalare il dietrofront del Pd, che in un primo momento aveva reso bipartisan l'iniziativa contro la black list. ''Il Pd è impegnato per la lotta all'evasione e, sin da quando era al governo, ha proposto misure dure e impopolari per rendere i controlli fiscali più severi", affermano Mauro Agostini e Giuliano Barbolini. "Pertanto il gruppo del Pd al Senato - proseguono - appoggia la misura prevista dal governo sulle liste selettive di commercianti, segnalati per la non emissione di scontrini. Saranno ritirati gli emendamenti presentati a titolo personale''.
Di contro, a chi è in regole con gli obblighi fiscali, un emendamento al decreto legge di semplificazione fiscale, presentato da Giuliano Barbolini (Pd), nelle commissioni Bilancio e Finanze del Senato, contempla l'"Attestato del bravo commerciante", che ricalca la proposta lanciata pochi giorni fa dal direttore dell'Agenzia delle entrate, di un certificato per i commercianti onesti.
Allo scopo di promuovere il rispetto dell'obbligazione fiscale, si legge nella proposta di modifica, l'Agenzia delle entrate, in via sperimentale, puo' rilasciare agli esercenti a cui si applicano gli studi di settore, in regola con le obbligazioni fiscali, "un apposito certificato attestante il rispetto delle obbligazioni fiscali".

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