lunedì 26 settembre 2011

il cardinale Bagnasco striglia Berlusconi (senza nominarlo): "La questione morale è un'evenienza grave". E punta il dito contro comportamenti "intrisecamente tristi e vacui"

Il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei
ROMA -  "I comportamenti licenziosi e le relazioni improprie sono in se stessi negativi e producono un danno sociale a prescindere dalla loro notorietà. Ammorbano l'aria e appesantiscono il cammino comune". Lo ha detto il presidente della Cei card. Angelo Bagnasco nella prolusione al Consiglio Cei. "C'é da purificare l'aria, perché le nuove generazioni, crescendo, non restino avvelenate".
''La questione morale non e' un'invenzione mediatica'' prosegue Bagnasco. Pur segnalando, sulle inchieste in atto, ''l'ingente mole di strumenti di indagine'', ''la dovizia delle cronache a cio' dedicate'' e la presenza di ''strumentalizzazioni'', Bagnasco ha affermato che ''nessun equivoco tuttavia puo' annidarsi'': la questione morale ''e' un'evenienza grave''Davanti a "racconti che, se comprovati, a livelli diversi rilevano stili di vita difficilmente compatibili con la dignita' delle persone e il decoro delle istituzioni e della vita pubblica", il cardinale Bagnasco punta il dito contro "i comportamenti non solo contrari al pubblico decoro ma intrinsecamente tristi e vacui" oggetto in queste settimane di inchieste giudiziarie e di molti articoli di giornali.
"Mortifica", dice il presidente della Cei aprendo il Consiglio Episcopale Permanente, "dover prenderne atto", cosi' come "rattrista il deterioramento del costume e del linguaggio pubblico, nonche' la reciproca, sistematica denigrazione, poiche' - spiega il porporato ai vescovi riuniti nella sede della Cei - e' il senso civico a corrompersi, complicando ogni ipotesi di rinascimento anche politico". 
 La corruzione e' una ''piovra'' e va combattuta', ha sottolineato  il presidente della Cei card. Bagnasco. ''Non si capisce - ha aggiunto - quale legittimazione possano avere in un consorzio democratico i comitati d'affari'' che ''si auto-impongono attraverso il reticolo clientelare, andando a intasare la vita pubblica''. ''Il loro maggior costo sta nella capziosita' dei condizionamenti, nell'intermediazione appaltistica, nei suggerimenti interessati di nomine e promozioni''.

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