martedì 10 giugno 2014

Sistema Mose: odore di tangenti anche per Porto Marghera

Le aree inquinate di Porto Marghera
VENEZIA - Nell'ambito dell'inchiesta sul 'sistema Mose' emerge un aspetto che riguarda le bonifiche delle aree contaminate di Porto Marghera. Lo denuncia l'assessore veneziano all'ambiente Gianfranco Bettin. Gli accertamenti, accusa, "illuminano crudamente questo dramma nel dramma in cui la crisi di un modello industriale ha prodotto gravi problemi occupazionali e sociali, oltre che sanitari, e lascia in eredità un disastro ambientale senza precedenti".
Intanto Gianni Letta, in riferimento a notizie di stampa su un suo coinvolgimento nell'inchiesta Mose, fa sapere: "Non è la prima volta che il mio nome viene evocato o citato in una delle tante inchieste che riempiono le cronache di questi mesi. Ed è ovvio che lo sia, perché negli anni di Governo, mi sono occupato di tante vicende, certo di tutte le più importanti, ma solo per dovere di ufficio e per le responsabilità connesse alla funzione ed al ruolo. Ma l'ho sempre fatto con spirito rigorosamente istituzionale, nella più assoluta correttezza e trasparenza, senza mai venir meno ai principi di onestà, di lealtà e di responsabilità, nel pieno rispetto della legge e dell'ordinamento". L'ex sottosegretario alla presidenza del consiglio ha dato incarico al professor Franco Coppi di "procedere in via legale a tutela della sua reputazione in ordine alle notizie oggi diffuse dalla stampa e ai relativi commenti". 
Interviene anche Niccolo' Ghedini. "Sul quotidiano la Repubblica sono riportate notizie, addirittura virgolettate, del tutto inventate e che mi riguarderebbero. Nei suoi verbali il dott. Baita MAI ha prospettato che direttamente o indirettamente mi sia stato fatto pervenire del denaro", afferma l' avvocato in una nota riferita a citazioni dai verbali di interrogatorio di Baita.

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