Cristina Omes Carlo Lissi il giorno del loro matrimonio (Facebook) |
MOTTA VISCONTI 8Milano) - Cristina Omes, 38 anni, e i suoi due bambini, Giulia di 5 anni e Gabriele di 20 mesi, sono stati trovati uccisi sabato notte in una abitazione a Motta Visconti (Milano). A fare la tragica scoperta è stato il marito, Carlo Lissi, al ritorno dall’aver assistito con amici alla partita dell’Italia. L'uomo al momento si trova in caserma dei carabinieri. I corpi presentano ferite d'arma bianca al collo, compatibili con uno sgozzamento.
L'allarme ai carabinieri della compagnia di Abbiategrasso è giunto dal 118 intorno alle 2, quando l'uomo, un 31enne, è rientrato dopo aver visto la partita fuori casa, nella zona, da amici. Sul posto, in via Ungaretti, una zona residenziale di villette nella periferia del paese, si sono recati i carabinieri per le investigazioni scientifiche sulla scena del delitto. In caserma, oltre all'uomo, sono stati sentiti anche vicini di casa e parenti.
La coppia (sposata da circa 6 anni) e i bambini vivevano in una villa della zona residenziale di Motta Visconti. La casa, su un solo piano e con un grande giardino davanti, è di proprietà della famiglia di lei e vi abitava fino a qualche tempo fa la madre della donna che però, alla morte del padre, si era ritirata in un appartamento lasciando la casa più grande a disposizione della figlia e del genero.
Cristina, in particolare, era conosciuta da tutti perché originaria del paese: "Lavorava come impiegata alle assicurazioni Sai a Motta. Ha sempre aiutato l'oratorio - dice un residente - e prima del secondo figlio faceva la volontaria in Croce Rossa". Il marito, invece, un economista, lavora a Milano.
Il sindaco: "Paese sotto assedio dei ladri" - “E' da tempo che assistiamo a una escalation di reati a Motta Visconti, soprattutto furti in abitazioni". E' il commento a caldo di Primo De Giuli, sindaco della cittadina, che lancia l'allarme sulla questione sicurezza. "Specialmente nelle villette è un continuo di furti, tanto che uno dei motivi per cui sono stato eletto è proprio per la mia promessa di creare una rete di videosorveglianza all'interno del paese. La gente non ne può più e pur avendo una stazione dei carabinieri ci sono solo sei militari che devono controllare quattro paesi e quindi si trovano in evidente sotto organico".
"Pensi che solo due mesi fa c'era stato un furto proprio nella villa della vicina - racconta una donna che risiede in via Ungaretti -. So che la padrona di casa rientrando si era trovata i ladri in casa che per fortuna però erano scappati senza aggredirla. Pensi che avevano perfino divelto le inferriate alle finestre".
La coppia (sposata da circa 6 anni) e i bambini vivevano in una villa della zona residenziale di Motta Visconti. La casa, su un solo piano e con un grande giardino davanti, è di proprietà della famiglia di lei e vi abitava fino a qualche tempo fa la madre della donna che però, alla morte del padre, si era ritirata in un appartamento lasciando la casa più grande a disposizione della figlia e del genero.
Cristina, in particolare, era conosciuta da tutti perché originaria del paese: "Lavorava come impiegata alle assicurazioni Sai a Motta. Ha sempre aiutato l'oratorio - dice un residente - e prima del secondo figlio faceva la volontaria in Croce Rossa". Il marito, invece, un economista, lavora a Milano.
Il sindaco: "Paese sotto assedio dei ladri" - “E' da tempo che assistiamo a una escalation di reati a Motta Visconti, soprattutto furti in abitazioni". E' il commento a caldo di Primo De Giuli, sindaco della cittadina, che lancia l'allarme sulla questione sicurezza. "Specialmente nelle villette è un continuo di furti, tanto che uno dei motivi per cui sono stato eletto è proprio per la mia promessa di creare una rete di videosorveglianza all'interno del paese. La gente non ne può più e pur avendo una stazione dei carabinieri ci sono solo sei militari che devono controllare quattro paesi e quindi si trovano in evidente sotto organico".
"Pensi che solo due mesi fa c'era stato un furto proprio nella villa della vicina - racconta una donna che risiede in via Ungaretti -. So che la padrona di casa rientrando si era trovata i ladri in casa che per fortuna però erano scappati senza aggredirla. Pensi che avevano perfino divelto le inferriate alle finestre".
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