domenica 15 giugno 2014

Grillo e Casaleggio: M5S pronto a un incontro con Renzi sulla legge elettorale


ROMA - "Se Renzi ritiene che la legge M5S possa essere la base per una discussione comune, batta un colpo. Il M5S risponderà". Lo scrivono Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio, auspicando un incontro con il premier sulla legge elettorale. L'esito del confronto "dovrà essere ratificato dagli iscritti al M5S". "Due cose hanno cambiato lo scenario: il M5S ha una legge elettorale approvata dai suoi iscritti" e Renzi "è stato legittimato da un voto popolare".
"All'incontro eventuale con il Pd, che speriamo ci sia, parteciperanno - annunciano Grillo e Casaleggio - i due capigruppo M5S di Camera e Senato, oltre a Danilo Toninelli, estensore tra altri della versione definitiva della legge e Luigi Di Maio come massima rappresentanza istituzionale in Parlamento nel suo ruolo di vicepresidente della Camera". Il post include il link dal quale scaricare la proposta elettorale del M5S.
Nel post i leader del M5S ripercorrono la vicenda della riforma elettorale a partire da quando (il post indica erroneamente come data il gennaio 2013, invece che 2014) "Renzie e i giornalai chiedevano a gran voce che il M5S andasse a 'vedere le carte' della legge elettorale di Renzie, se no il Paese andava a sbattere. Altrimenti Renzie con chi altro poteva fare la legge se non con Berlusconi? E Berlusconi fu! Il pregiudicato sbattuto fuori dal Senato per merito esclusivo del M5S che chiese il voto palese e accelerò la discussione in aula, fu in seguito accolto in gran pompa da Napolitano al Quirinale come novello padre costituzionale. E chi altri poteva fare le riforme della P2 se non un condannato in via definitiva nonché ex iscritto alla P2 (tessera 1816, ndr)? La logica in questo è impeccabile".
Poi il M5S, ricordano, avviò "una discussione on line con gli iscritti, seguita da un voto, su ogni singolo punto possibile di una nuova legge elettorale con l'aiuto del professor Giannulli. La legge M5S è stata quindi depositata in Parlamento e siamo arrivati prima della legge elettorale di Renzie e Berlusconi, primi con il passo della tartaruga, ma della democrazia partecipata".
"E ora? Ora sono avvenute due cose che hanno cambiato lo scenario: il M5S ha una legge approvata dai suoi iscritti (e non discussa a porte chiuse in un ufficio del Pd in via del Nazareno) e Renzi è stato legittimato da un voto popolare e non a maggioranza dai soli voti della direzione del Pd. Quindi qualcosa, anzi molto, è cambiato. La legge M5S - sottolineano Grillo e Casaleggio invitando Renzi a "battere un colpo" sulla loro proposta - è di impronta proporzionale, non è stata scritta su misura per farci vincere come è stato per l'Italicum, scritto per farci perdere".

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